Elpino, esce il leon fuor delle orrende: differenze tra le versioni
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Ferdinando Campeggi
I
Elpino, esce il leon fuor delle orrende
Sue selve, e a monti e valli intorno gira,
E anelando, e ruggendo il furor spira,
Che in lui, natura, e più la fame accende.
5Trova al fine un destrier, che il pascol prende
Sì lontani dal pastor, che appena il mira:
Tosto l’incalza, e vie più acceso d’ira
L’ugne interna nel dorso, e al suol lo stende.
Spuma egli, ed urla invano, invan percuote
10L’aria co’ calci, e si dibatte, e freme
Ch’ei lo lacera, e squarcia a brano a brano.
Vedi, ’ve libertà trasse l’insano
Destriero. Elpin, quel giogo, ch’or ti preme,
Forse a gran danno tuo date si scuote.