Studi storici sul centro di Firenze/Il centro di Firenze nel 1427/II

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Il centro di Firenze nel 1427 - I Il centro di Firenze nel 1427 - III

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II.

Il gruppo di N. II è formato dal Palazzo degli Strozzi splendido ed insigne monumento che può dirsi una delle più belle fabbriche sorte nei tempi del risorgimento artistico.

Non è il caso di diffondersi a parlare di questo edifizio che è stato ragionevolmente e giustamente illustrato. È una gloria dell’arte fiorentina ed è anche una gloria dell’illustre famiglia che da quattro secoli vi dimora, che l’onorò colla virtù dei suoi figli e che tuttora vi profonde con intelligenza e con amore, somme grandissime per mantenerlo non solo, ma per abbellirlo ancora colle opere di artisti egregi1.

Come abbiamo visto già, gli Strozzi avevano qui presso alcune case loro fino dal secolo XIV; ma più antico ancora e più importante era il ceppo di case che avevano dal lato opposto a quello che oggi è Piazza degli Strozzi e che in antico si chiamava appunto dalle case loro Corso degli Strozzi. Filippo di Matteo degli Strozzi che alla fine del XV secolo costruì il suo splendido palagio col disegno di Benedetto da Majano non possedeva sull’area dove l’immensa mole doveva sorgere che poche case ed una torre che era stata dei Conti Guidi che si chiamava la torre del Conte di Poppi. Tutto il rimanente era posseduto da altre famiglie, da monasteri ecc. In quell’ampio spazio, aprivansi tra le case due vicoli: uno che era detto di Messer Palla perchè fiancheggiava la casa di Messer Palla di Noferi ed altro vicolo senza nome che dall’altro si dipartiva per sboccare sulla Piazzuola dei Tornaquinci che era posta sull’angolo nord- ovest, in faccia a via della Vigna.

Per concessione avutane dal Comune e dalla consorteria dei Tornaquinci, lo Strozzi occupò colla sua fabbrica la piazzuola, uno dei vicoli e l’altro spostò alquanto verso mezzogiorno2.

In quel ceppo di case erano alcune delle primitive abitazioni della famiglia Gondi che ebbe così alta potenza e tante ricchezze in Francia e che, essa pure, edificò un grandioso palagio fra i più belli di Firenze3.

Gli acquisti di case e botteghe destinate ad essere abbattute per dar [p. 26 modifica] luogo alla nuova fabbrica, non furono fatti tutti in una volta ed anzi continuarono per diversi anni fino al momento d’iniziare il lavoro. I primi acquisti sono del 1473 e si tratta di un casolare mezzo scoperto con due botteghe a lato, comprato dallo Spedale di S. Maria Nuova: nel 1474 si acquista un forno da Giovanni di Francesco Tornabuoni e dai Frati di S. Donato a Scopeto, nel 1475 si comprano una casa ed una bottega sul canto del Corso degli Strozzi da Ser Girolamo Pasqualini e negli anni successivi vengono comprati una casa dai Popoleschi, una insieme ad un cortile dai Rucellai, altra dagli Squarcialupi, altra ancora dai Giachinotti, un palazzo o casa grande posta presso la piazzuola da Marietta Tornabuoni, una bottega dai Frati di Scopeto ed una da Chimenti di Polito torniajo. Questo è l’ultimo acquisto fatto nel 1489 e poco dopo s’incomincia la costruzione della fabbrica 4.

Dal lato del Corso degli Strozzi, dove la facciata del palazzo fu interamente compiuta, v’era ben poco spazio dinanzi perchè le case giungevano fino ad occupare tutto il suolo che oggi vedesi sterrato; così nel 1533 Filippo di Filippo Strozzi fece disfare tutte le case e botteghe e fecevi piazza per maggior magnificenza del suo palazzo. La demolizione e successiva riduzione del fabbricato fu fatta nei mesi di maggio e giugno di quell’anno 5.

Anche dal lato di tramontana la via era assai stretta e fu solo ai nostri giorni che allargandosi la via dei Tornabuoni e ricostruendosi il palazzo Corsi, si tirò più indietro la nuova fabbrica anche da questo lato 6.




Note

  1. [p. 32 modifica]Nei decorsi anni 1887 e 1888 il Principe Piero Strozzi primogenito della illustre famiglia, faceva restaurare finestre e cornici alle facciate che guardano la Piazza e la Via degli Strozzi e contemporaneamente adornava di elegantissimi stucchi, di pietrami, di stoffe, di mobili bellissimi, di vetrate di sommo pregio, un ampio quartiere al primo piano che in quest'anno venne inaugurato con una splendida festa. I restauri all’esterno furono diretti dall’architetto Berti, le decorazioni interne dal pittore prof. Burchi. (2) Ora anche questo vicolo è serrato. Fino a pochi anni addietro, a compensare l’ottenuta facoltà di chiudere questa stradella, i Principi Strozzi permettevano al pubblico il passaggio attraverso il cortile del loro palazzo. Circa poi all’occupazione della piazzuola dei Tornaquinci, si trova questo ricordo: «Nel 1488 si concede a Filippo di Matteo Strozzi di occupare il suolo pubblico e la piazzola dei Tornaquinci e dalla viuzza detta del Conte di Poppi ’ alla loggia dei Tornaquinci per porvi i materiali occorrenti alla di lui fabbrica.»
  2. [p. 32 modifica]Ora anche questo vicolo è serrato. Fino a pochi anni addietro, a compensare l’ottenuta facoltà di chiudere questa stradella, i Principi Strozzi permettevano al pubblico il passaggio attraverso il cortile del loro palazzo. Circa poi all’occupazione della piazzuola dei Tornaquinci, si trova questo ricordo: «Nel 1488 si concede a Filippo di Matteo Strozzi di occupare il suolo pubblico e la piazzola dei Tornaquinci e dalla viuzza detta del Conte di Poppi ’ alla loggia dei Tornaquinci per porvi i materiali occorrenti alla di lui fabbrica.»
  3. [p. 33 modifica]L’edificazione del palazzo fatta in Piazza S. Firenze da Giuliano Gondi col disegno di Giuliano da San Gallo è press’a poco contemporanea a quella del palazzo Strozzi e di altre fabbriche magnifiche sorte in quell’ultimo scorcio di secolo.
  4. [p. 33 modifica]Nella Vita di Filippo Strozzi scritta da Lorenzo suo figliuolo, e pubblicata dall’Aiazzi, trovasi la nota di tutti e' siti comprati per edificare la mia casa grande; però molte delle date riportate in cotesta nota non confrontano con quelle che rilevansi dalle portate della Decima le quali si dovrebbe supporre dovessero essere esatte. Per esempio, è detto in quella nota che la casa degli Squarcialupi fu comprata il 15 Aprile 1440: dalla decima risulterebbe l’acquisto fatto nel 28 Febbraio 1479; l’acquisto di S. Maria Nuova nella nota è del 1474 e dalla decima risulta del 15 marzo 1473 e così di altri. Può darsi si tratti di trascrizione poco esatta.
  5. [p. 33 modifica]La piazza degli Strozzi si diceva volgarmente Piazza delle Cipolle, perchè nelle diverse destinazioni date alle varie piazze del Mercato Vecchio, questa serviva al mercato delle cipolle. Cosi la piazza dei Vecchietti si diceva Piazza dell’Uova; quella dei Brunelleschi, dei Marroni; quella dinanzi alla chiesa di S. Salvatore, dell’Olio; quella dietro S. Maria in Campidoglio, della Paglia; quella oggi detta degli Amieri, del Lino, così la Via de’ Cardinali si diceva anche delle Ricotte ecc.
  6. [p. 33 modifica]Il nome di Via degli Strozzi è stato apposto recentemente a questa via. E uno di quei cervellottici e non giustificati cambiamenti di nome coi quali si alterano e si confondono vecchi ed importanti ricordi, creando imbarazzi a chi dovrà in avvenire far delle ricerche sopra ad antiche strade. Si diceva già Via tra’ Ferravecchi e continuava fino a Piazza di Mercato Vecchio. Nel XV secolo questo tratto di via si trova indicato anche col nome di Vigna di Sopra e anche Via dalla Loggia dei Tornaquinci.