Torino e suoi dintorni/Capitolo settimo/II

Da Wikisource.
Capitolo settimo - II

../I ../III IncludiIntestazione 12 novembre 2021 75% Da definire

Capitolo settimo - I Capitolo settimo - III
[p. 155 modifica]

II. — SCUOLE INSTITUITE E MANTENUTE DAL MUNICIPIO DI TORINO.


Queste scuole sono: la scuola speciale di disegno, le scuole elementari diurne maschili e femminili, e le scuole serali.

La direzione delle pubbliche scuole municipali è dal Consiglio comunale affidata ad una Commissione permanente, composta di otto membri, presieduta dal vice-sindaco delegato per l’istruzione pubblica, teologo Pietro Baricco.

Spetta a questa Commissione proporre al Consiglio delegato, e successivamente al Consiglio comunale tutto ciò che reputa necessario pel miglioramento delle scuole.

Il vice-sindaco vigila personalmente tutte le classi, ed eseguisce le deliberazioni del Consiglio.

Ciascun membro della suddetta Commissione ha l’incarico d’ispettore di una o più scuole: questo incarico dura un anno.

In principio d’ogni anno scolastico si fanno le nomine di questi ispettori dalla Commissione medesima.

Gl’ispettori vigilano le scuole alle loro cure affidate, danno gli esami ogni mese e si rivolgono al vice-sindaco ed alla Commissione per le provvidenze che credono necessarie.

Scuola speciale di disegno. — Essa ha luogo nella piazza del Palazzo di Città (n.° 10, piano 3) in tutti i giorni, eccetto i dì festivi ed i giovedì, dalle ore 6 alle 8 vespertine dal 1.° novembre a tutto aprile, e dalle ore 6 alle 8 del mattino dal 1.° maggio a tutto agosto. Gli alunni vengono ammaestrati nel disegno architettonico, d’ornato, ecc.

Scuole diurne maschili.— Queste dividonsi in superiori ed elementari: Scuola Superiore di S. Primitivo (Via dell’Ospedale, 2 bis). — Composta [p. 156 modifica] di tre classi con 150 allievi, diretta dai fratelli delle Scuole cristiane. Due maestri sono destinati per ciascuna classe; la scuola si fa per sette ore al giorno dal 13 ottobre a tutto marzo, e per dieci dal 1.° aprile a tutto agosto, eccettuati i giovedì ed i giorni festivi. Il corso è di tre anni, e comprende lo studio della religione, la composizione italiana, la lingua francese ed inglese, la storia d’Italia, la geografia patria e la scrittura mercantile in parti semplice e doppia, le nozioni d’algebra, di geometria e di misurazione, gli elementi di fisica, di chimica e di storia naturale, e la calligrafia in ogni genere.

Per compiere l’insegnamento della scuola superiore vi sono ancora corsi accessorii di disegno, di musica e di ginnastica.

Per le lezioni di disegno gli alunni vengono ripartiti in tre sezioni dirette ciascuna da un apposito maestro, fratello delle Scuole cristiane. Nella prima di queste s’insegna il disegno architettonico ed industriale; nella seconda il disegno d’ornato e di fiori; e nella terza il disegno di figura, di paesaggio, all’acquarello, all’orientale.

L’insegnamento della musica è pure affidato a due fratelli della Scuole cristiane, e gli alunni sono ripartiti in due o tre sezioni, secondo la rispettiva capacità, e vengono esercitati progressivamente negli esercizi di solfeggio, nel canto e nelle teorie musicali.

Finalmente per la ginnastica, a cui sovraintende un maestro secolare (il professore Rodolfo Obermann), gli alunni sono ripartiti in due sezioni, e ciascuna di queste è suddivisa in varie squadre.

Scuole Elementari, divise in quattro anni, e comprendono l’istruzione religiosa, gli esercizi di nomenclatura e di memoria, la lettura, la grammatica italiana ed il comporre familiare, l’aritmetica ed il sistema metrico, la storia sacra, ecclesiastica e patria, la geografia, le nozioni di storia naturale contenute nei libri di lettura, la nomenclatura geometrica e il disegno lineare sciolto e grafico e la calligrafia.

Scuola di S. Primitivo (Via dell’Ospedale, 2 bis), diretta dai fratelli delle Scuole cristiane: quarta classe capace di 50 alunni.

Scuola di S. Filippo (Via Carlo Alberto, 10), diretta dai fratelli delle Scuole cristiane, composta di cinque classi di 300 alunni.

Scuola dell’Annunziata (Via S. Massimo, 0), diretta dai fratelli delle Scuole cristiane: tre classi di 150 alunni.

Scuola di Borgonuovo (Via sotto Ripa, 5), diretta dai fratelli delle Scuole cristiane: tre classi di 150 alunni. [p. 157 modifica]Scuola di S. Barbara (Viale S. Barbara, 8), diretta dai fratelli delle Scuole cristiane: otto classi di 450 alunni.

Scuola Torquato Tasso (Via della Basiliva, vicolo di S. Lazzaro, 2), composta di 5 classi, capace di 300 alunni, diretta dai maestri Grillo Ambrogio, Novarese Camillo, D. Piovano Giuseppe, teologo Picco Giov. e teologo Matteo Viettone.

Scuola del borgo S. Salvatore (Via dei Fiori, 24), diretta dai maestri D. Ottro Casimiro, D. Roscio Bernardino, Musso canonico Pietro e Bisotto D. Giovanni.

Scuola della Cittadella (Corso della Cittadella), composta di tre classi capaci di 180 alunni, diretta dai maestri teologo Grosso Agostino, Frassati Michele, Tettoni Leone e D. Salis Effisio.

Scuola del Borgo S. Donato (Via del Martinetto, 7): due classi, capace di 120 alunni, diretta dai signori maestri D. Rubino Edoardo e D. Bertagna Francesco.

Scuole diurne femminili. — Il programma di insegnamento è identico a quello delle scuole maschili, coll’aggiunta però dei lavori donneschi.

Scuola della sezione Moncenisio (Via Bellezia, 26), divisa in quattro classi, diretta dalle signore maestre Rovetti Costanza nata Malacarne, Ambrogio Teresa, Ballario Eufrasia nata Hardy, Bonati Amalia e Pietrasanta, con 180 alunne.

Scuola della sezione di Po (Via di Po, 6), divisa in tre classi, diretta dalle signore maestre Garelli Elisa, vedova, nata Gauthier, Torti Albina, N. N. e Comandò Luigia, con 140 alunne

Scuola di Borgonuovo (Via dell’Arco), divisa in quattro classi, diretta dalle signore N. N. N., con 180 alunne.

Scuola della sezione Monviso (Via dell’Arcivescovado, 23), divisa in quattro classi, diretta dalle maestre Amerio Laura, Bonino Cristina e N. N., con 180 alunne.

Scuole serali. — Le scuole serali municipali vennero istituite a favore dei giovani apprendisti dall’età di 12 ai 18 anni, e sono poste sotto l’alto patrocinio di S. A. R. il duca Ferdinando di Genova.

Una Commissione composta di cinquanta persone, parte consiglieri municipali, parte cittadini capi di negozi e di officine, provvede al buon andamento di queste scuole, coll’assoluta vigilanza e colla personale assistenza dei suoi membri nelle singole classi.

In esse i giovani vengono esercitati nel leggere, nello scrivere, nella [p. 158 modifica]lingua italiana e francese, nell’aritmetica e nel disegno d’architettura, d’ornato tutti i giorni, tranne il sabato, dal 15 ottobre a tutto maggio dalle 7 alle 9 di sera.

Scuola di S. Barbara (Viale di S. Barbara, 8), composta di 7 classi, diretta dai fratelli delle Scuole cristiane, capace di 380 alunni.

Scuola di S. Primitivo (Via delle Rosine, 2 bis), divisa in tre classi, diretta dai fratelli delle Scuole cristiane, capace di 160 alunni.

Scuola della Cittadella (Corso della Cittadella), divisa in tre classi, capace di 200 alunni, diretta dai maestri teologo Grosso Agostino, Frassali Michele, Tettoni Leone e D. Salis Effisio.

Scuola di S. Filippo (Via Carlo Alberto, 10), divisa in due classi, diretta dai maestri D. Gaffolio Biagio, Costa D. Luigi, Ceresole, teologo Picco Giuseppe.

Scuole festive maschili.Scuola di S. Primitivo, diretta dai fratelli delle Scuole cristiane, con 160 alunni, divisi in tre classi.

Scuola di Santa Barbara, diretta dai fratelli delle Scuole cristiane, con 350 alunni, divisi in sette classi.

Queste scuole sono dirette dalla stessa Commissione invigilatrice delle scuole serali, ed hanno luogo ogni dì festivo alle ore 2 e mezzo pomeridiane: alle 4 e mezzo si fa una istruzione religiosa e quindi gli allievi si trattengono fino a notte in oneste ricreazioni.

Scuole manchili del territorio. — Queste scuole sono sotto la direzione della Città e dei Consigli di beneficenza delle rispettive parrocchie. La Città corrisponde ai maestri gli stipendi; i Consigli di beneficenza provvedono al locale delle scuole ed alle altre cose necessarie all’insegnamento.

Parrocchia

della Madonna del Pilone, con 60 alunni.

Id.

di S. Margherita, con 60 id.

Id.

di Sassi, con 50 id.

Id.

di Reaglie, con 40 id.

Id.

Ss. Vito e Modesto, con 50 id.

Id.

della Crocetta, con 60 id.

Id.

di Lucento, con 60 id.

Id.

del Lingotto, con 80 id.

Id.

di Pozzo di Strada, con 60 id.

Id.

di Borgostura — Sezione di Bertoula, con 60 alunni - Sezione del Villaretto, con 40 alunni — Sezione della Badia, con 40 alunni.

Id.

di Mongreno, con 40 alunni.
[p. 159 modifica]La Città concorre inoltre nel mantenimento delle scuole secondarie ed elementari dei collegi di S. Francesco di Paola e di Porta nuova.

Sussidia con somme fisse:

Le scuole infantili della parrocchia della B. V. di Campagna e di Sassi;

Gli asili infantili di Torino e di Grugliasco;

L’instituto dei sordo-muti;

L’oratorio festivo femminile della sacra famiglia del Borgo S. Donato, diretta dal teologo Saccarelli.

L’oratorio festivo maschile di S. Francesco di Sales in Valdocco, diretto dal sig. D. Bosco.

NB. Si stanno facendo ricerche di locali per instituire nuove scuole elementari maschili e femminili, il cui numero nel 1848 era di 22, e presentemente è già di 82.


Società femminile d’insegnamento gratuito per le aspiranti maestre. — Alcune signore di Torino e di altre regioni d’Italia, ora accolte ospiti in Piemonte, nel notare le tristi condizioni dello ammaestramento femminile in questo Stato si collegarono nel dicembre 1830, allo scopo d’instituire una scuola normale di giovanette, per formare di quelle allieve altrettante maestre, le quali venissero (col tempo e dopo esame), in acconcio a’ desiderii dei muuicipii nelle provincie tutte del regno.

La Società si compone di associate effettive, di soci benefattori e di soci promotori ed onorari. I professori che fondarono cotesta instituzione, e che giovano coll’opera del loro insegnamento gratuito, sono compresi particolarmente in tale ultima categoria.

Ogni anno, per voto sociale diretto, eleggesi un Consiglio femminile di direzione di undici membri ordinari. Questo può a sè aggregare altri membri straordinari, scegliendoli tra le associate effettive. Quindi nomina, nel numero de’ propri componenti ordinari, una direttrice del Consiglio, la quale ha la presidenza dell’intera Società.

Tra i soci viene scelto un numero di consultori, onde riferiscano al Consiglio ciò che risguarda la parte pedagogica o l’amministrativa. L’uno di essi, a scelta, assume lo incarico di segretario della Società, interviene alle adunanze del Consiglio e ne redige il processo verbale.

I membri ordinari e straordinari del Consiglio femminile hanno [p. 160 modifica]per dovere l’ufficio di ispettori, ed assistono allo lezioni che i professori danno alla scuola.

Il corso degli studi per le allieve maestre, diviso in tre periodi, dura per tre anni consecutivi. E nessuna può essere ammessa al periodo del primo anno senza aver subìto un esame preventivo, in cui dimostri che sa i primi rudimenti dello scibile.