Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 63

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Libro II - Capitolo 63

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Della custodia di se medesimo ritornando la mattina à casa da gli offitii divini. Cap. LXIII.

Dopo havere spesa la mattina nel modo che detto habbiamo in servitio di Dio, ritornarà il buon padre di famiglia lieto à casa, non altrimenti che un servitore fidele, ritorna dalla faccia del suo principe, con molte gratie, et favori. Et perche il Demonio invidioso, et astutissimo sta in aguato spetialmente in simil giorno, per farci perdere il frutto della bene spesa mattina, guardisi il padre se per caso il cibo non fosse preparato, et la mensa non fosse posta, di non prorompere in una subita escandescenza, ma commandi quietamente le cose occorenti, et aspetti con patienza. E scritto à questo proposito, nella vita del beato Gio. Colombino Senese che essendo tutto involto ne i guadagni terreni delle mercantie, una mattina fra l’altre, non trovando il cibo apparecciato, come egli volea, per ritornarsene presto a i suoi affari, si turbò fortemente. Ma la moglie che era donna discreta, et devota, datogli un libro di leggende di santi, dolcemente lo pregò che per breve spatio con esso si trattenesse, et presolo di mala voglia, pur si pose a leggerlo, et venutagli come Dio volse, innanzi la historia di Maria Egittiaca peccatrice, ne prese tanto gusto, che scordatosi del cibo corporale, non solo la lesse tutta, ma se la impresse vivamente nel cuore, talmente che per divina operatione, da quell’hora cominciò à disprezzare il mondo, et in breve si diede tutto à servir Dio, et fu poi [p. 69r modifica]fondatore dell’ordine de i frati Giesuati. Ecco come da piccolo seme, d’una non del tutto voluntaria patienza, cavò Iddio grandissimo frutto. Sia adunque il nostro padre di famiglia imitatore anchor’egli, di quel gran servo di Dio, non gli incresca di leggere, o far altra cosa, aspettando patientemente, co’l qual modo confonderà il Demonio, non turbarà la pace domestica, et darà ammaestramento al figliuolo di esser mansueto, et patiente, et saper vincer se medesimo, ilche è molto necessario nella vita come, cosi in casa come fuori. Finalmente pongasi il buon padre di famiglia con la sua famigliuola a mensa, et dia il nutrimento necessario al corpo, con hilarità, et gaudio spirituale, benedicendo il donatore di tutti i beni, et per tanto non manchi di benedir la mensa al principio, et nel fine renda le debite gratie a Dio, ilche si deve far ogni giorno, mattina et sera, et veda il fanciullino, et osservi quello che il padre fa, et veda nella madre, et ne gli altri in quel tempo segni di riverenza, et di oratione, et poi egli stesso per commandamento del padre dica la benedittione, et si compiaccia, et si avvezzi à voler che Iddio sia il principio, e il fine di ognia nostra attione. Potrà anchora il buon padre invitar il figliuolo, a dire mentre si mangia, alcuna cosa udita nella predica, et con alcun salutare avvertimento, ò con qualche esempio della vita di quel santo, di cui si celebra la festa, non con severità, ma dolcemente, pasca anchora spiritualmente la sua famigliuola, cosi facendo starà Christo nel mezzo loro, et darà tal salubrità, et gusto al cibo, che spesse volte una mensa d’un mediocre cittadino, et d’un povero artefice, con apparecchio di povere vivande, avvanzarà i lauti conviti de i più ricchi; percioche è vera la sentenza del Redentore, che non di solo pane vive l’huomo, ma d’ogni parola, che procede dalla bocca di Dio.