Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro III/Capitolo 11

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Libro III - Capitolo 11

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Della cura paterna circa il vitto moderato. Cap. XI.

Quantunque sia vero quello che si è detto di sopra, che la misura del cibo, et la qualità, non deve esser le medesima con tutti, perche à colui che si affatica assai secondo il corpo, come sono agricoltori, artefici et simili, fà bisogno di più cibo, et più solido, dove à gli huomini che più si esercitano con l’intelletto et sono di complessione più debole si conviene manco cibo, et più facile à digerire, tal che quello che saria mediocrità nell’uso, saria eccesso, et soprabondanza nell’altro; tuttavia questa propositione deve haversi per certa, che in ogni stato, et conditione d’huomini, et in ogni età, la sobrietà è virtù molto lodevole et necessaria, et però conviene che i nostri padri di famiglia vi assuefaccino i figliuoli dalla prima fanciullezza. Si legge nell’antiche historie de i Greci che li Spartani ò vero Lacedemoni per instituto di Licurgo, famoso legislatore loro, davano sobriissimamente da mangiare à i fanciulli, et fra gli altri buoni effetti, havevano opinione che della sobrietà, ne divenissero i corpi loro più alti et disposti, et le membra più belle, et meglio formate; percioche non essendo li spiriti vitali occupati à cuocere, ne à digerire molto cibo, ne essendo dalla soverchia quantità del pasto ribattuti all’ingiù, ò distesi per largo, possono facilmente per la leggierezza loro ascendere in alto, onde il corpo cresce anchor egli. Et parimente i corpi che sono alquanto minuti, et gracili par che meglio obediscano alla virtù naturale, à cui si apperiene di dar à ciascuno membro la sua debita forma dove per [p. 131r modifica]contrario pare che i corpi grassi et troppo nutriti, gli facciano una certa resistenza, et per la gravezza loro, non cosi bene si maneggiano, come i primi, che per ciò ne divengono meglio formati. Ma come si sia, percioche il disputtar sottilmente di si fatte cose, à noi non si appertiene, si vede assai chiaro per esperienza, che i corpi allevati con nutrimento moderato, et che sono asciutti, et non ridondanti di humori superflui, quali genera il soverchio cibo, sono anco più agili, et pronti all’operare, più perseveranti nella fatica, più tolleranti del caldo et del freddo, et dell’altre intemperie dell’aria, et meno sono facili ad ammalarsi, massime quando con la sobrietà si congiunge l’esercitatione del corpo, per il che non solo i Spartani sudetti, ma altri popoli, et republiche hanno havuto per legge, et per costume di viver molto temperatamente, et tali furono i Romani istessi da principio, prima che l’Asia vinta gli vincesse, come alcun dice, con le sue delitie, et pure erano huomini guerrieri, et bellicosi, et forzuti à maraviglia, che altri non dica i soldati haver bisogno di mangiar assai, che quanto à gli huomini studiosi, et contemplativi ciascuno concederà facilmente che la sobrietà sia necessaria in loro, seguitando uno anticho proverbio Greco, la cui sentenza era questa: Che il ventre grasso, et pieno, non genera intendimenti sottili.