Vita di Esopo Frigio/Capitolo XLVI

Da Wikisource.
Capitolo XLVI

../Capitolo XLV ../Capitolo XLVII IncludiIntestazione 1 gennaio 2018 100% Da definire

Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo XLVI
Capitolo XLV Capitolo XLVII
[p. 64 modifica]

C A P I T O L O   XLVI.


I Samj più che mai, desiosi d’intendere dell’Aquila la interpretazione, tutti ad una voce pregarono Xanto, che libero facesse Esopo, ma non accettando egli i prieghi, alterato per le parole del servo suo, negò volere ciò fare. Allora tutto il popolo ad alta voce gridava: Xanto fa libero Esopo, concedi a’ tuoi Samj questa sola grazia, dona a questa Città la libertà di Esopo. Il Filosofo più indurito di prima, dal suo proposito, punto non si moveva: per il che il Potestà [p. 65 modifica]fastidito, ed adirato per tanta ostinazione, dissegli: Perchè a te non piace, e pare il dovere, in così poco di cosa gratificar questo popolo, e la Città tutta, io per l’autorità dell’ufficio mio farò libero Esopo, anche che sia contro la voglia tua, ed a questo modo nè la Citta, nè Esopo un minimo obbligo te n’avrà giammai. Xanto ciò sentendo, ed esser meglio, considerando il donare quello, che vincere non poteva, contentossi di donare ad Esopo la libertà cotanto da lui bramata; ed il trombetto allora, secondo il loro costume, pubblicò Esopo non esser più schiavo, ma fatto libero, in questo modo dicendo: Xanto Filosofo, a preghiere, e requisizione del popolo Samio, fa libero Esopo, la cui servitù (avendolo egli comperato) era a lui dovuta. Così allora il detto d’Esopo verificossi, quando disse al Padrone, che contra sua voglia un giorno la libertà gli donerebbe. Esopo adunque già fatto libero, nel mezzo de’ Samj sedendo, venne alla dichiarazione dell’augurio così dicendo.