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La visita de comprimento

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Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti caudati letteratura La visita de comprimento Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

Er congresso tosto L'abbozzà de li secolari
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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LA VISITA DE COMPRIMENTO

     Se pò?1 Nnun zaperìa,2 dico, è ppermesso
De poté ariverì la sora Lilla?
Cosa dirà cche vviengo a ffavorilla
E a ddajje sto disturbo propi’ adesso?

     Anzi, Bartolomeo sempre me strilla
Che vviengo a incommidalla accusì spesso.
Ma io nun je do udienza; e ar temp’istesso
Me sapeva mill’anni de stordilla.

     E er zu’ siggnor conzorte che jje scrive?
Uh! è mmorto?! E cche vvò ffà? cce vò ppascenza.
E le pupette3 sue sò4 ancora vive?

     E llei in che mese sta? Ggià sta in ner quarto?!
Bbadi, c’adesso curre5 un’infruenza
Che ttuttequante moreno6 de parto.

2 ottobre 1835

Note

  1. Si può?
  2. Non saprei.
  3. Le bambine.
  4. Sono.
  5. Corre.
  6. Muoiono.