Aura diva

Da Wikisource.
Giovanni Prati

Olindo Malagodi 1876 Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Aura diva Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Notte (Prati, XCIV) Piccole vite
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'

[p. 223 modifica]

XCV

AURA DIVA

Nel modo malinconico o ridente
del mio pensier non entri anima viva!
N’ho assai di questa razza intellettiva
c’ ha lupo o scinda per gentil parente.
Or mi piace albergar dentro la mente
l’ombra, il tenero fior, la verde riva,
la rugiadosa stella e l’aura diva
che uscir dai mirti del Peneo si sente.
Aura, clic scherzi, e giá lu meglio un giorno
ne’ miei capelli, e d’un ambrosio spiro
mi rivesti il pensier piú disadorno;
aura, con me rimani, e tragga il vento
della fortuna ogn altra cosa in giro.
A me basta il mio riso e il mio lamento.