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Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Anzi tre dí creata era alma in parte

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Anzi tre dí creata era alma in parte

../Grazie ch'a pochi il ciel largo destina ../In nobil sangue vita humile et queta IncludiIntestazione 22 settembre 2008 75% Poesie

Grazie ch'a pochi il ciel largo destina In nobil sangue vita humile et queta

 
Anzi tre dí creata era alma in parte
da por sua cura in cose altere et nove,
et dispregiar di quel ch’a molti è ’n pregio.
Quest’anchor dubbia del fatal suo corso,
5sola pensando, pargoletta et sciolta,
intrò di primavera in un bel bosco.

Era un tenero fior nato in quel bosco
il giorno avanti, et la radice in parte
ch’appressar nol poteva anima sciolta:
10ché v’eran di lacciuo’ forme sí nove,
et tal piacer precipitava al corso,
che perder libertate ivi era in pregio.

Caro, dolce, alto et faticoso pregio,
che ratto mi volgesti al verde bosco
15usato di svïarne a mezzo ’l corso!
Et ò cerco poi ’l mondo a parte a parte,
se versi o petre o suco d’erbe nove
mi rendesser un dí la mente sciolta.

Ma, lasso, or veggio che la carne sciolta
20fia di quel nodo ond’è ’l suo maggior pregio
prima che medicine, antiche o nove,
saldin le piaghe ch’i’ presi in quel bosco,
folto di spine, ond’i’ ò ben tal parte,
che zoppo n’esco, e ’ntra’vi a sí gran corso.

25Pien di lacci et di stecchi un duro corso
aggio a fornire, ove leggera et sciolta
pianta avrebbe uopo, et sana d’ogni parte.
Ma Tu, Signor, ch’ài di pietate il pregio,
porgimi la man dextra in questo bosco:
30vinca ’l Tuo sol le mie tenebre nove.

Guarda ’l mio stato, a le vaghezze nove
che ’nterrompendo di mia vita il corso
m’àn fatto habitador d’ombroso bosco;
rendimi, s’esser pò, libera et sciolta
35l’errante mia consorte; et fia Tuo ’l pregio,
s’anchor Teco la trovo in miglior parte.

Or ecco in parte le question’ mie nove:
s’alcun pregio in me vive, o ’n tutto è corso,
o l’alma sciolta, o ritenuta al bosco.