Vai al contenuto

Catullo e Lesbia/Annotazioni/18. Amor di donna - LXX De inconstantia feminei amoris

Da Wikisource.
../17. Sugli annali di Volusio - XXXVII In annales Volusii

../19. A Manlio - LXVIII Ad Manlium IncludiIntestazione 9 gennaio 2016 75% Da definire

Annotazioni - 18. Amor di donna - LXX De inconstantia feminei amoris
Annotazioni - 17. Sugli annali di Volusio - XXXVII In annales Volusii Annotazioni - 19. A Manlio - LXVIII Ad Manlium
[p. 296 modifica]

LXX.


Pag. 192.                              Sed mulier cupido quod dicit amanti
          In vento et rapida scribere oportet aqua.


Onde l’adagio: Nec mulieri nec gremio credendum; e quell’altro che dice:

A quattro cose credito non date:
     sole d’inverno, nuvole d’estate,
     Amor di donna, e carità di frate.

E le donne di rimando:

Matta è la donna che nell’uomo crede;
Che nei calzoni si porta la fede:

e se ne appellano a Catullo stesso, che fa dire ad Arianna:

Or più donna non creda ad uom che giuri;
Fidi non tenga mai d’amante i detti;
Che se tal cosa ottener brama, nulla
Di giuramenti ha in cor temenza, nullo
Di promesse difetto; e poi che tutta
Del suo cupido cor paga ha la sete,
Nullo ha pensier di sue promesse, nullo
Timor lo morde dei suoi giuri infranti.