Commedia (Neumeister)/Inferno/Canto III

Da Wikisource.
Canto III

../Canto II ../Canto IV IncludiIntestazione 29 marzo 2021 100% Da definire

Inferno - Canto II Inferno - Canto IV
[p. 5v modifica]

CANTO III nelqual tratta delaporta et delentrata delinferno et delfiume dacherõte dellapena dicoloro cheuiuettero ſanza ope difama degne. Et come eldemonio caron

[p. 6r modifica]

litrae inſua naue e comegli parloe alautore Et tocca qui queſto uitio inperſona dipapa cileſtino:

PP
Erme ſiua nellacipta dolente

perme ſiua neleterno dolore
perme ſiua tra laperduta gente
Iuſtitia moſſe ilmio alto factore
     fecemi ladiuina poteſtate5
     la ſomma ſapienzia elprimo amore
Dinanzi ame non fuor coſe create
     ſe non eterne et io eterno duro
     laſciate ogni ſperanza uoi chentrate
Queſte parole dicolore obſcuro10
     uidio ſcripte alſommo duna porta
     perchio maeſtro il ſenſo lor me duro
Et egli ame come perſona accorta
     qui ſi conuien laſciar ogni ſoſpecto
     ogne uilta conuien che qui ſia morta15
Noi ſiam uenuti alloco ouio to decto
     che tu uedrai legenti doloroſe
     canno perduto elben delintellecto
Et poi che laſua mano alla mia poſe
     conlieto uolto ondio mi comfortai20
     mi miſle dentro alleſecrete coſe
Quiui ſoſpiri pianti et alti guai
     reſonauan perlaere ſanza ſtelle
     perchio alcominciar nelagrimai
Diuerſe lengue orribile fauelle25
     parole didolore accenti dira
     uoci alte et fioche et ſon demã conelle

[p. 6v modifica]

Facean un tumulto ilqual ſagira
     ſempre quel aer ſenza tempo tincta
     come larena quando aturbo ſpira30
Et io chauia dorror lateſta cincta
     diſſı maeſtro che e quel chiodo
     et che gente che pare nelduolo ſia uincta
Et egli adme queſto miſero modo
     tengo lanime triſte dicoloro35
     che uiſſer ſenza fama eſenza lodo
Meſtiati ſono adquel captiuo coro
     degliangioli che non fuoro ribelli
     ne fuoro fedeli adio ma perſe fuoro
Cacciali iceli per non eſſer men belli40
     nello profondo inferno lireceue
     calcuna gloria irei aurebber delli
Etio maeſtro che e tanto greue
     diſſio che lamentar lifa ſi forte
     reſpuſe dicirolti molto breue45
Queſti non hanno ſperanza dimorte
     elaloro cieca uita e tanto baſſa
     chen uidioſi ſon dogni altra ſorte
Fama diloro ilmondo eſſer non laſſa
     miſericordia et iuſtitia lideſdegna50
     non ragionar dilor ma guarda et paſſa
Etio che riguardai uidi una inſegna
     che girando correa tanto racta
     che dogni puoſa me paria indegna
Et dietro liuinia ſilunga tracta55
     digente che non hauerei creduto
     che morte tanta nauiſſe diſfacta

[p. 7r modifica]

Pocia chio nebbi alcun recognoſciuto
     uiddi econobbi lombra dicolui
     che fece peruilca logran refiuto60
Incontinente inteſi et certo fui
     che quellera laſepta decactiui
     adio ſpiacenti et animici ſuoi
Queſti ſciagurati che mai non fur uiuicoublar
     erano ingnudi ſtimulati molto Blon65
     damaſconi e daueſpe cheraniui bon
Elle rigauan loro diſangue eluolto
     che miſchiato delagrime allor piedi
     da faſtidioſi uermi era ricolto
Et poi cha riguardar oltre mediedi70
     uidi gente allariua dum granfiume
     perchio diſſı maeſtro ormi concedi
Che ſappa quali ſono equal coſtume
     lifa ditrapaſſar parer ſipromte
     comio diſcerno perlopoco lume75
Et egli adme lecoſe tifier conte
     quando noi fermarin linoſtri paſſi
     ſulla triſta fiumana dacheronte
Etio congliocchi uergnoſi ebaflı
     temendo chel mio dir lifuſſe graue80
     infin alfiume del parlar mitraſſe
Et ecco uerſo noi venir pernaue Sino
     unuechio bianco perantico pelo
     gridando guai ad uoi anime praue
Non ſperate mai ueder locielo85
     io uegno permenarui allatra rica
     nelle tenebre etterne incaldo egielo

[p. 7v modifica]

Etu che ſe culti anima uiua
     partiti da coteſti che ſon morti
     ma poi che uiddichio non me partita90
Diſſe peraltra uia peraltri porti
     uerrai adpiaggia non qui perpaſſare
     piu leue legno conuien che te porti
El duca lui caron non te crucciare
     uolli caſi cola doue ſe puote95
     cio che ſeuuole et piu non dimandare
Allor fuor chete lelanoſe gote
     al nocchier della liuida palude
     che itorno alliocchi baueã difiamme rote
Ma quel anime cheran laſſe enude100
     cangiar colore de battero identi
     toſto chenteſer leparole crude
Biaſtimauan idio clor parenti
     lumana ſpetie elluogo eltempo elſeme
     dilor ſemenza et dilor naſcimenti105
Poi ſeraccolſer tutti quanti inſieme
     forte piangendo allariua malvagia
     catende ciaſcun homo che dio no teme
Caron dimonio conocchi dibragia
     loro accennando tutti liracoglie110
     batte colremo qualunqua ladagia
Come dautunno ſeleuan lefoglie
     luna apreſſo dellatra finchel ramo
     rendalla terra tutte leſue ſpoglie
Simile mente el mal ſeme dadamo115
     gittanſı dequellito aduna aduna
     come auciel fa perſuo rechiamo

[p. 8r modifica]

Coſi ſenuanno ſu perlonda bruna
     etauanti che ſien dila diſceſe
     anche diqua nuoua ſchiera ſaduna120
Figluol mio diſſel maeſtro corteſe
     quelli chemuoion nellira didio
     tutti conuegnon qui dogni paeſe
Et pronti ſono atrapaſſar lorio
     che ladiuina iuſtitia liſprona125
     ſi chelatema ſiuolue indiſſio
Quinci non paſſa mai anima buona
     et pero ſe caron dite ſilagna
     ben puoi ſaper omai chel ſuo dir ſuona
Finito queſto labuoia campagna130
     tremo ſi forte che dello ſpauento
     lamente diſudor ancor mibagna
Laterra lacrimoſa diede uento
     che baleno una luce uermiglia
     laqual miuinſe ciaſcun ſentimento135
Et caddi come luom che ſonno pigla