Figlio, io non piango più, non che la voglia
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Di Costanzo
I1
Figlio, io non piango più, non che la voglia
Di pianger sempre oggi in me sia minore
Che in quel dì, che volando al tuo Fattore
Lasciasti fredda la tua nobil spoglia;
5Ma perchè l’infinta intensa doglia
Ha spento e secco in me tutto l’umore
Onde convien, che l’indurato cuore
Mostri sol co’ sospir quanto si doglia.
E siccome la vena è asciutta al pianto,
10Così il calor mancando al petto interno
Mi torrà il sospirar grato a me tanto.
Non fia però, che in questo vivo inferno
Con questa penna il tuo bel nome santo
Non cerchi, e ’l mio dolor far forse eterno.
Note
- ↑ Per Alesandro suo figlio morto fanciullo: così li 3. segg.