Geografia fisica/Il giorno e la notte

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Il giorno e la notte

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Figura della terra L'aria
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IL GIORNO E LA NOTTE.


27. Voi siete avvezzi fin dalla cuna a vedere il sole nascere ad oriente e morire in occidente, attraversando da un capo all’altro tutta la vôlta de cielo. Lo stesso viaggio avete visto compirsi dalle stele e salvo certi intervalli, dalla luna, ogni volta che il cielo non era velato dalle nubi durante la notte. Nessuna cosa [p. 15 modifica]è più certa per voi di questa, che il sole sorgerà al mattino e tramonterà alla sera, e così farà sempre come di anno in anno ha sempre fatto. Voi avete osservato come è tranquillo, regolare, incessante, questo giro degli astri intorno al globo. Non avete voi mai cercato quale ne sia la causa?

28. Quando il sole risplende, l’aria è calda; quando le nubi lo velano l’aria si rinfresca; di notte, quando è affatto spento il raggio del sole, fa freddo. Di più, finchè il sole rimane sull’orizzonte, piove a torrenti la luce: quando scompare, le tenebre avvolgono l’universo. Ciò basta a dimostrarci che la luce e il calore per noi dipendono dal sole. È dunque evidente che noi non potremo mai comprendere i fenomeni che si avvicendano sulla terra, se prima non avremo conosciuto i rapporti che esistono tra essa e il sole.

29. La vostra prima idea sarà stata quella che ritennero tutti gli uomini d’una volta. Essi credevano che la terra rimanesse fissa come punto centrale dell’universo, intorno al quale girassero senza posa il sole, la luna, le stelle. Anche da noi si suol dire che gli astri sorgono e tramontano, come compissero davvero un viaggio intorno alla terra.

30. Ma il nostro globo è così lontano dall’essere il centro dell’universo, che non è lui stesso che uno dei molti corpi celesti che girano continuamente intorno al sole. È desso il sole, la gran massa infuocata che riscalda e illumina la terra, il quale danza senza posa a lui dintorno.

31. L’alternare del giorno e della notte sembra dipendere da un movimento del sole; invece non è che un effetto del giro che fa la terra sopra sè stessa, a guisa d’una trottola: un effetto, voglio dire, di ciò [p. 16 modifica]che si chiama rotazione. Ho detto che la terra gira come una trottola. Voi vedete come tutti i punti alla superficie di una trottola che giri, descrivono altrettanti circoli intorno alla punta, ossia al punto d’appoggio della stessa trottola, il quale rimane immobile. Se rimane relativamente immobile la punta della trottola che serve come di centro comune a tutti i circoli da essa descritti, immobile del pari dovrà essere il centro proprio di ciascun circolo. Ora, se imaginate una linea che passi dalla punta della trottola a tutti i centri dei circoli da essa descritti nel girare, questa linea imaginaria, intorno alla quale gira la trottola, sarà l’asse di rotazione della trottola stessa. La terra non è che una trottola sferica, girante intorno al proprio asse di rotazione, che si chiamerà anche semplicemente asse della terra.

32. Prendete ora un globo artificiale, di quelli che si usano nelle scuole, poi collocate ad una certa distanza un lume nella direzione stessa del circolo d’ottone, entro cui girano d’ordinario quelle sfere artificiali. Fate or girare il globo sul proprio asse. O giri o stia fermo, sempre la metà rivolta verso il lume è nella luce, e l’opposta è nell’ombra. Così, mentre il globo gira, ogni punto della sua superficie passa alternatamente dalla luce alle tenebre, e dalle tenebre alla luce. E tale alternato passaggio d’ogni punto della sfera dalla luce alle tenebre e dalle tenebre alla luce, dipende dal fatto che il lume rimane sempre immobile al suo posto.

33. Al posto del globo artificiale collocate, coll’immaginazione, la terra, e il sole a quello della candela, e intenderete come sopra ogni regione terrestre si alternino continuamente la luce e le tenebre, il giorno e la notte. [p. 17 modifica]

34. L’asse della terra, cioè quella linea imaginaria che passa per tutti i centri descritti della terra, se rota sopra sè stessa, riesce naturalmente a due punti opposti della sua superficie. Questi si chiamano poli, e si distinguono coi nomi di polo nord e polo sud. Essi sono rappresentati dai due punti opposti per cui è fissato alla sua armatura il globo artificiale.

35. La terra compie il suo moto di rotazione intorno all’asse in 24 ore. Il sole intanto risplende sempre fisso al suo posto. Possono però riceverne la luce soltanto quelle parti della superficie terrestre che sono rivolte verso di esso in quel momento. Vi ha dunque alternatamente una metà della terra nella luce e un’altra metà nell’ombra, precisamente come avveniva pel globo artificiale tacendolo girare al lume della candela: ma le due metà si cambiano continuamente, passando a ricevere la luce quella che si trovava nell’ombra, e viceversa. Se la terra non girasse, una sola metà della sua superficie sarebbe sempre illuminata, mentre l’altra metà sarebbe sempre avvolta nelle tenebre. Così invece su tutta la terra si alternano il giorno e la notte.

36. Il sole sembra muoversi da oriente ad occidente. Il moto della terra ha dunque luogo necessariamente nel senso opposto, cioè da occidente ad oriente. Al mattino noi siamo trasportati, girando, verso il sole, il quale appare ad oriente. Esso sembra salire la vôlta del cielo, finchè a mezzodì si trova precisamente nel punto più elevato, in direzione colla nostra testa. Ma a poco a poco discende verso occidente, mentre la terra, girando incessantemente, ci ripiomba un’altra volta nell’ombra. Ma anche durante la notte, noi possiamo desumere il moto della terra da quello delle stelle, [p. 18 modifica]le quali come il sole, nascono, si alzano, tramontano, finchè la loro luce si affoga negli splendori del dì rinascente.

37. Mentre la terra ruota intorno al proprio asse, gira anche, cioè si rivolge intorno al sole. Questo si chiama moto di rivoluzione, e la linea descritta dalla terra in questo suo movimento si chiama la sua orbita. Per compiere il suo giro intorno al sole, la terra deve percorrere un circolo, ossia un’orbita così vasta, che non ci vuol meno di 365 giorni e circa 6 ore, il che vuol dire che deve camminare con una velocità di circa 19 miglia per minuto secondo.

38. Un giro di rotazione equivale ad un giorno; un giro di rivoluzione ad un anno. La terra è il nostro grande cronometro.