Giunto l'uom di sua vita al verno ingrato

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Giuseppe Battista

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XXXI. Il vecchio Intestazione 3 agosto 2022 100% Da definire

Chi nimici non ha, non vince mai Nice, di solchi annosi il volto arata
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XXXI

IL VECCHIO

     Giunto l’uom di sua vita al verno ingrato,
di cave rughe e di canute brine
ha il volto arato e seminato il crine,
per la gelida man del vecchio alato.
     Tremolo i piedi e gli omeri curvato,
addita le sue prossime ruine;
dell’agghiacciato cor le nevi alpine
il fanno inerme e sol di lingua armato.
     Sempre il nocchier di Stige orrido e tetro
tien per lui tragittar spalmato il legno,
e figurano i fabri il suo feretro.
     Povero de’ suoi sensi arriva a segno
che va la vista a mendicar dal vetro,
e dalle canne a procurar sostegno.