Vai al contenuto

Il 9 termidoro

Da Wikisource.
occitano

Théodore Aubanel 1911 1911 Emanuele Portal Indice:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu poesie Il 9 termidoro Intestazione 10 giugno 2024 25% Da definire

Il libro dell'amore – XIX Padre, figlio e nipote
Questo testo fa parte della raccolta Antologia provenzale


[p. 25 modifica]

IL 9 TERMIDORO.

Dove vai col tuo gran coltello? A tagliar teste, sono carnefice.

— Ma il sangue ha spruzzato sul tuo abito, sulle tue dita, carnefice, lavati le mani. — E perchè? Ricomincio domani. Restano ancora a segarsi tante teste!

Dove vai.....

— Sei carnefice, lo so. Sei padre? Un bambino non t’ha mai commosso? Senza rabbrividire e senza essere ebbro, fai morire i figli e le madri? [p. 26 modifica] Dove vai..

Dei tuoi morti la piazza è lastricata, i viventi ti pregano a ginocchio, dimmi, sei uomo o no? — Lasciami finire la mia giornata.

Dove vai..

Dimmi, che sapore ha la tua bevanda, nel tuo bicchiere non spumeggia il sangue? Dimmi, quando rompi il pane, non credi di nutrirti colla carne degli uccisi?

Dove vai.

Il sudore e la stanchezza ti invadono. Fermati! Il tuo coltello è intaccato, o carnefice potrebbe fallire e, sventura, se la vittima fugge. [p. 27 modifica] Dove vai.....

È fuggita. Posa alla tua volta la guancia sul ceppo rosso, tinto di sangue. Dal tuo collo i tendini saranno recisi, o carnefice, quando salta la tua testa?

Arrotate di fresco il gran coltello: Tagliamo la testa al carnefice.


[p. 25 modifica]

LOU il THERMIDOR 1.

— Mounté vas, emé toun grand coutèu?
— Coupa de tèsto: siéu bourrèu.
— Mai lou sang a giscla sus ta vesto,
Su ti det: bourrèu, lavo ti man.
— E perquè? Coumence mai deman:
Rèsto encaro à sega tant de tèsto!
— Mounté vas.
— Sies bourrèu! lou sabe — Sies-ti paire?
Un enfan t’a jamai esmougu.
— Sèn’ terni e sènso avè begli,
Fas mouri li-z-enfan e li maire!

[p. 26 modifica]

— Mounté vas.....
— De ti mort la plaço es caladado!
     Ce qu’es viéu te prègo d’à-ginoun.
     Digo-me se sies ome vo noun...
     Laisso-me, qu’ acabe ma journado.
— Mounté vas.
— Digo-me qute gous a toun bèure;
     Dins toun go n’escumo pa lou sang?
     Digo-me se quand trisses lou pan,
     Creses pa de car faire toun vieure.
— Mounté vas.....
— La susour e lou lassi t’arrapo:
     Arrèsto! Toun coutèu embreca,
     O bourréu, pourrié proun nous manca,
     E malur, se la vitimo escapo!

[p. 27 modifica]


Mountè van.....

A’ scapa! Bouto à toun tour ta gauto
Su lou pio rouge de sang mousi.
De toun còu li tento van cruci!
O bourrèu, qu’ ouro ta tèsto sauto?

Amoula de fres lou grand coutèu:
Tranquem la tèsto dóu bourrèu.

(Li Prouvençalo).
(1851)


  1. Questa poesia di Aubanel, scritta anteriormente all’Istituzione del Féllbrige, trovasi nella preziosa raccolta: Li Prouvençalo. Ho mantenuto l’ortografia del tempo. Le differenze sono lievissime.