Il buon cuore - Anno XI, n. 21 - 25 maggio 1912/Religione

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Beneficenza Educazione ed Istruzione

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Vangelo della solennità di Pentecoste


Testo del Vangelo.

Disse il Signore Gesù a’ suoi discepoli: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherò il Padre, e vi darà un altro Consolatore, affinchè resti con voi eternamente; lo Spirito di verità, cui il mondo non può ricevere, perchè non lo vede, nè lo conosce; voi però lo conoscerete perchè abiterà con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: tornerò a voi. Ancora un po’ di tempo, e il mondo più non mi vede. Ma voi mi vedete, perchè io vivo, e vivrete anche voi. In quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi. Chi ritiene i miei comandamenti e li osserva, questi è chi mi ama. E chi ama me, sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò, e gli manifesterò me stesso. Dissegli Giuda (non l’Iscariota): Signore, donde viene che manifesterai te stesso a noi, e non al mondo? Rispose Gesù e gli disse: Chiunque mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e verremo a lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole. E la parola che udiste, non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose ho detto a voi dimorando in voi. Il Paracleto poi, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel nome mio, egli insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi. La pace lascio a voi, la pace mia do a voi.

S. GIOVANNI, Cap. 14.


Pensieri.

Di due cose Gesù Cristo fa nel Vangelo menzione in modo speciale. Esse si trovano fra le ordinarie operazioni dello Spirito Santo: la illustrazione dell’intelletto mercè lo splendor del vero: v’insegnerà tutto: ed il rinvigorimento del cuore a superare gli ostacoli che ci attraversano la via alla nostra salute: non si turbi il vostro cuore nè voglia temere.

La nostra meravigiia innanzi alla parola di Gesù si spiega, ma non ha ragione d’essere. Anche dopo tre anni di conversazione con Gesù, anche dopo i miracoli a cui avevano assistito gli apostoli, erano pur sempre rimasti quegli eterni fanciulloni dalle domande ingenue e puerili, che si meritavano da Gesù — pazienza inesauribile — talvolta rabbuffi solenni.

Ultimamente la passione di Gesù, la sua morte aveva sconvolto quelle povere menti: aveva portato un caos infinito anche nel poco che avevano con tanta fatica appreso, così da divenire come intontiti, istupiditi, incerti e fluttuanti tra il sì ed il no, in modo da non poterli dire affatto increduli, ma neppure credenti. Erano dei dispersi, disorientati anche dopo la risurrezione. Mancava la lavorazione della loro mente, la forza che unisse e centralizzasse le energie assopite dei loro cuori, che avevano pur avuto tratti nobili e generosi.

A tutti è noto quanto avvenne nel dì della Pentecoste. Quei miseri, quegli ignoranti, quei deboli d’ieri li vediamo sulla pubblica piazza propagandare Gesù Crocifisso, predicarne la virtù, dirne la forza di salute e convertirne alla buona sequela del Maestro ben ottomila ebrei.

Forza dello Spirito Santo! Non hanno più dubbi sulla verità: non sognano più i trionfi del novello regno di Giuda: respingono il fastigio dei grandi per dominare le menti; le lor consolazioni non saranno dal mondo: la loro felicità era l’unione al Maestro nell’umiltà e nel soffrir contradizione e contumelia....

Strano mutamento! gli agnelli si mutavano in leoni, i paurosi bambini in uomini coraggiosi e sprezzanti di ogni pericolo. Perchè?

Oh! Gesù aveva depositato in quelle menti i semi della sapienza come un lievito: il fecondarlo ed il fermentarlo era operazione dello Spirito Santo.

E Pietro, che ieri vilmente nega il suo Maestro, dopo le generose proteste e le spavalde affermazioni, Pietro esce ed affronta — non una vile fantesca — ma il Sinedrio e grida che in regime di libertà meglio è obbedire a Dio che agli uomini; Pietro coi generosi compagni si divide il mondo per strapparlo a Satana e [p. 163 modifica]legarlo a Cristo, e Pietro innalza sul distrutto e rovesciato trono dei Cesari violenti e sanguinari il pacifico stendardo delle schiere cristiane, della libertà di Cristo!...

Solo adunque la virtù divina dello Spirito Santo può operare negli animi così potenti trasformazioni e mutare giovani imbelli in eroi da leggenda.

Se mai vi fu tempo in cui agii uomini occorrano convinzioni forti e sentite, in cui loro occorra sincerità e forza, questo è dei nostri giorni. Il nostro secolo — in una più vasta coltura, ma non profonda — ha creato un esercito di mezze convinzioni, di mezze coscienze, di incerte e fluttuanti volontà. Da questi nulla aspettatevi se non un egoismo brutale, una società scettica, un ambiente di molli ed effeminati, poichè troppe menti hanno perduto la verità, e troppi cuori sono i miseri schiavi della propria vigliaccheria, della prepotenza altrui, del rispetto umano.

Venga e sopra di noi discenda lo Spirito Santo! Sia i! raggio celeste che riempia la mente degli splendori del vero: sia il raggio di fortezza — soave nel modo, forte e vigoroso nell’esecuzione — che penetri nel nostro cuore, ritrovi l’energia e la trasumani così da renderla degna di combattere le grandi battaglie dello spirito.

B. R.

Per il 23.° Congresso Eucaristico mondiale


L’entusiastica preparazione.

(Nostra corrispondeuza speciale).

Vienna, Maggio 1912.

Vienna ha avuto tante altre cure: i cattolici han dovuto prepararsi a battersi per le elezioni comunali, dove il blocco giudaico-massocinico-socialista tenta di riprendere il dominio della città, e — dopo il crollo delle elezioni politiche di giugno — non si sa se la vittoria arriderà loro così facilmente. Ma tutte queste cure non bastano a distoglierli dall’argomento massimo, per il quale i cittadini viennesi, ossequienti alla Chiesa, vogliono dimostrare quanta viva fede vibri tuttavia nei cuori di Vienna Cattolica. Voglio dire del prossimo Congresso Eucaristico internazionale.

Sotto la presidenza di S. E. il cardinale arcivescovo dott. Nagl, si continuano a tenere nel palazzo arcivescovile le sedute presidenziali del comitato preparatorio, il quale rende conto del procedere dei lavori di allestimento del Congresso.

In una delle ultime sedute, il segretario generale, consigliere spirituale Müller, a nome del comitato di propaganda, comunicò, che in tutte le diocesi si son formati dei comitati di signori e di signore, aventi per iscopo la propaganda del congresso. Dalla cancelleria centrale vennero già impartite le necessarie istruzioni. Anche all’estero si lavora attivamente. Così vi sono alcuni posti di propaganda a Monaco, Manchester, Berlino, Colonia, Mannheim, New-Orleans, Rotterdam, Parigi, Kempten, Dublino. Per l’Italia si sa che lavora attivamente il vostro «Comitato dei pellegrinaggi Eucaristici». Dall’Austria-Ungheria s’attende una forte partecipazione al Congresso.

S. Em. comunica, che si sono avvisati come partecipanti al Congresso anche il cardinale Fischer di Colonia e il vescovo di Metz.

Dopo che il prelato Seywald ebbe riferito riguardo allo stato finanziario, ed il prelato Müller ebbe parlato in nome della sezione liturgica, specialmente per la partecipazione dei riti non latini, e dopo l’elezione di un comitato speciale per la decisione del cerimoniale alle processioni, il prelato Widiner, a nome del «Comitato degli alloggi», parlò del progresso dei lavori di questa sezione.

Qui vien fatta notare la necessità di concedere una speciale attenzione all’affitto di interi quartieri, perchè si attende una grande affluenza di forestieri. Pel ricevimento viene istituito un sotto-comitato con a capo il barone Spens-Boden.

In seguito parla il prelato Cecconi a nome della commissione per la decorazione. La decorazione del portone Burg viene affidata ad un comitato speciale. Il prelato Swoboda fa una proposta provvisoria per la scelta delle chiese per le diverse nazioni. Dopo che il parroco proposto Mord ha parlato dell’attività della commissione per i viaggi, e il canonico Schnabl ha riferito circa l’invito diffuso alle orchestre ed ai cori ecclesiastici; il canonico conte Esterhazy ha parlato della attività dell’ufficio della stampa; il professore Seydl ha fatto rimarcare l’animato intervento dei circoli studenteschi di tutte le nazioni ai preparamenti del Congresso.

Come potete constatare, l’opera di preparazione procede incessante e fruttuosa. Ma a meglio dimostrare come sia assicurato l’immenso successo della manifestazione Eucaristica, posso fornirvi altri particolari molto utili.

Il XXIII Congresso Eucaristico mondiale a Vienna dev’essere per Vienna e per l’Austria anzitutto una incomparabile rivista d’armata della sua popolazione cattolica.

E realmente oggi tutto dimostra che, non solo gli austriachi tedeschi, ma anche tutte le altre parti della Monarchia prenderanno parte, mandando alla capitale del Regno centinaia, anzi migliaia di rappresentanti delle loro regioni. Si possono già vedere i successi dell’attiva propaganda emanante dall’ufficio di propaganda e corrispondenza. In tutte le parti del Regno è sorto un vivo interesse per il Congresso, tanto fra i cattolici che fra gli avversari della Chiesa. Gli scritti e le domande che arrivano sempre più numerosi alla cancelleria centrale, testificano tale interesse a cui si aggiungono le polemiche e gli attacchi sui giornali d’opinione contraria, e l’interpellanza ostile del deputato ebreo Breiter al Parlamento. Quelli del partito contrario vorrebbero appunto influire sull’esito del Congresso, descrivendolo come una riunione di partito, e tentando di attirarlo nelle acque della politica.

A tale scopo però non riusciranno mai, perchè tutti i cattolici e gli intellettuali non cattolici sono convinti che questo Congresso non serve a nessun intento [p. 164 modifica]politico, bensì a scopi puramente religiosi della Chiesa cattolica. La conseguenza di questi attacchi è l’aumento dell’interesse da parte della popolazione cattolica d’Austria, specialmente delle regioni alpine dell’Austria Bassa ed Alta, Salisburgo, Stevermarch e Tirolo, dalle quali viene assicurato l’arrivo di centinaia e migliaia di partecipanti al Congresso. Molti di questi partecipanti interverranno nei loro costumi nazionali. Che magnifico spettacolo di colori si avrà, specialmente alla processione Eucaristica, se tutti i popoli della Monarchia interverranno nei loro costumi nazionali! Il Tirolo, sempre pronto quando si tratta di onorare la fede cattolica, vuol mandare molti treni speciali con numerosissimi figli, tra cui intere compagnie di tiratori nella loro appariscente uniforme. Son già assicurati anche numerosi treni speciali dalle altre regioni tedesche alpine. Coi cattolici austriaci tedeschi gareggiano i loro fratelli di fede delle altre regioni del Regno. Una riunione di sacerdoti della Boemia, sotto la presidenza del cardinale principe vescovo Shrbenski a Praga, ha deciso di cooperare, perché anche i cattolici czechi della Boemia, intervengano numerosi. Lo stesso entusiasmo si constata in Mahren. Ma anche dalle lontane Galizia e Bucovina si sentono voci, che assicurano una grande partecipazione di polacchi e ruteni. Molto forte apparirà l’intervento della nazione ungherese, con a capo i magiari; gli sloveni, i rumeni e i «Banater Schwaben» hanno promesso il loro intervento. Dalla Croazia vogliono intervenire più di 400) uomini nel loro abito nazionale. E come gli austriaci cattolici compariranno sotto la guida dei loro principi della Chiesa, cardinali, arcivescovi e vescovi, così avremo al Congresso anche i vescovi d’Ungheria a capo delle loro diocesi, e non mancherà la nobiltà cattolica d’Ungheria.

Del resto la stessa data della grandiosa riunione assume un carattere importantissimo perchè ci rammenta un fatto storico capitale nella storia della Cristianità.

Era il 12 settembre 1683. Da più di otto settimane la prosperosa e superba Vienna era chiusa da una fitta falange di guerrieri turchi, capitanati dal gran visir Kara Mustafà. La miseria nella città era al colmo, e tutti i giorni si facevano sforzi sovrumani per evitare che le forze degli sfiniti difensori della città cedessero ai sempre rinnovati assalti della prepotenza nemica, e che la città ed i suoi abitanti cadessero vittime dell’avidità di sangue e di rapina dei turchi. Ed ecco, che, nell’ora del maggior pericolo, nello stesso giorno 12 settembre, un esercito cattolico condotto dal re dei polacchi, Sobiescki e dall’arciduca Callo di Lothringen mosse in aiuto dei viennesi. La mattina del 12 settembre nel chiostro dei Camalduensi sul monte Kahlen si tenne un consiglio di guerra, e venne deciso l’attacco immediato dell’esercito turco. Nella chiesa incendiata, su un altare improvvisato, prima della partenza delle truppe per la battaglia, venne celebrata una santa Messa, servita dallo stesso re dei polacchi, durante la quale le truppe ricevettero la santa Comunione; dopo di che scesero il monte incontro al nemico. E coll’aiuto di Dio, il turco venne sconfitto, e così salvata Vienna e l’Austria, e con essa anche tutta la civiltà cristiana occidentale dalla distruzione.

Il giorno dell’apertura del Congresso non è quindi solo il giorno memorabile per gli austriaci, ma anche una data indimenticabile per tutto il cristianesimo. Il giorno di chiusura del Congresso poi, il 15 settembre, è la festa istituita dalla Chiesa in memoria di questa eroica liberazione di Vienna dai turchi, festeggiandosi il nome di Maria. Perciò la data del Congresso risveglia nei cattolici tutti un ricordo profondo di ardore patrio e di fede religiosa.

E se ne è così ben compresa la natura, che già le notizie degli annunziati interventi sono di grande soddisfazione. L’Inghilterra annuncia l’intervento di più di 800 persone, dal Belgio se ne attendono 500, da Parigi 300, dall’Italia più di 150. Naturalmente l’interesse è maggiore in Austria-Ungheria. Per l’Ungheria si dovettero riservare due chiese. Le maggiori prenotazioni vennero dalla Croazia, dalla quale arriveranno 4000 uomini in costume nazionale.

E, come nota di gentile ricordo, caro agli italiani, possiam dire che alla processione d’omaggio prenderà parte anche la banda musicale dell’istituto salesiano Don Bosco di Trieste, per l’affetto che essa porta tuttora al loro vescovo antecedente, ed un pastore della Chiesa viennese, l’Em. cardinale Nagi.

Da ultimo, credo vi interesserà di conoscere il testo dell’appello mandato da un comitato di studenti cattolici viennesi agli studenti delle altre nazioni. L’appello così dice:

«L’anno eucaristico ha principiato per noi; l’epoca del grande Congresso s’avvicina. Da ovunque si scorge un animato interesse. Le popolazioni d’Austria si preparano a questa grande festa di fede. Associazioni studentesche d’Austria, studenti cattolici del mondo! A voi ci rivolgiamo a nome degli studenti superiori di Vienna. Erano studenti quelli, che il 12 settembre 1683 sulle mura di Vienna in modo eroico cooperarono a cacciare il nemico ed a difendere dalla distruzione la coltura occidentale. Gli studenti non debbono mancare il 12 settembre 1912, dove si tratta di festeggiare il risveglio dello spirito cristiano, sullo stesso memorabile campo di battaglia d’allora, che allora vide la disfatta dei turchi».

Anche riguardo di ciò, nel programma del Congresso è prevista una «riunione di sezione degli studenti superiori, per la discussione dei problemi studenteschi e religiosi»; altre conferenze possono aggiungersi. L’internazionalità della Chiesa deve trovare la sua figura e la sua espressione nella reciproca comunicazione di idee della gioventù accademica delle diverse popolazioni e dei diversi paesi.

Per il buon andamento di tutto quanto riguarda questa riunione studentesca prima e durante il Congresso, s’è formato un comitato dei rappresentanti delle sottoscritte organizzazioni studentesche di Vienna. Questo deve fissare le riunione nei loro particolari, consigliare già adesso i loro colleghi stranieri, e render loro gradito il soggiorno nella città imperiale, ricca di tesori [p. 165 modifica]d’arte e di coltura, il comitato inoltre considera come suo dovere, nei limiti della possibilità, di render facile l’intervento anche ai colleghi meno facoltosi. Si prega, per tutte le domande riguardanti il Congresso, di rivolgersi al Comitato di Studenti (Cancelleria centrale del Congresso Eucaristico, Vien I Stephansplatz, 5), il quale darà volontieri ogni informazione desiderata, e si metterà in ogni occorrenza a disposizione degli ospiti. Le domande possono venir fatte al comitato in una delle lingue della Monarchia, in una qualunque lingua mondiale, oppure in esperanto.

«Organizzazioni studentesche cattoliche!

«A voi, i rappresentanti della maggior parte degli studenti, rivolgono l’appello di far intervenire una rappresentanza degna di voi, e proporzionata all’importanza del Congresso mondiale; di far notare nei vostri circoli l’epoca della grande festa, e di rendere possibile a molti la partecipazione al Congresso.

«Commilitoni!

«Qui da voi esigiamo la pratica attività della vostra fede col prrendere su voi le fatiche, che sono legate alla partecipazione del Congresso. Ricordatevi del vostro alto ideale! Il popolo cattolico vi attende nelle prime file della moltitudine, che col suo intervento coopererà alla riuscita di questa grande manifestazione. Possano gli studenti cattolici di tutto il mondo, col loro esempio, essere guida e modello, il 12 settembre 1912, al mondo cattolico!».

Seguono le firme delle organizzazioni studentesche cattoliche riunite in Vienna, tra cui ci piace notare quella della «Unione accademica cattolica trentina». Non potrebbe la «Federazione Universitaria cattolica italiana». prendere a cuore questo appello?


Una lettera del Cardinale Segretario di Stato.

Il «Comitato italiano dei pellegrinaggi Eucaristici»1 che si adopera con tanto zelo per far confluire a Vienna in gran numero i pellegrini italiani, ha in questi giorni ricevuto la seguente lettera recante l’approvazione e la benedizione del S. Padre.

N. 56864.

Dal Vaticano, 22-4-1912.

Rev.mo Signore,

Insieme al devoto indirizzo della Presidenza di cotesto Comitato Italiano dei Pellegrinaggi Eucaristici, il Santo Padre ha ricevuto il programma redatto pel prossimo pellegrinaggio a Vienna, approvato e benedetto dal Signor Cardinale Arcivescovo di Milano.

Sua Santità si compiace nell’apprendere gli ottimi propositi ai quali il Comitato suddetto dirige il suo zelo, e ben di cuore invia l’implorata Apostolica Benedizione alla S. V., ai componenti lo stesso Comitato ed a tutti coloro che con vero spirito di pietà prenderanno parte al pellegrinaggio medesimo.

La ringrazio anch’io dell’esemplare del medesimo programma a me cortesemente destinato e mi valgo di questo incontro per riaffermarmi con sensi di sincera stima

Di V. S. Rev.ma.

Aff. per servirla

R. Card. Mery Del Val.

Rev. Don Francesco Soldini

Canonico Beneficiato della Metropolitania di

Milano.


Ed ecco nuovamente la parola del S. Padre a incoraggiare i cattolici italiani affinchè con la loro presenza rendano più splendida la riuscita del Congresso Eucaristico di Vienna. Vorranno essi lasciare inascoltato quest’altro appello?


È uscito in questi giorni il programma a stampa dei pellegrinaggi al prossimo Congresso Eucaristico di Vienna. È un elegante volumetto portante la guida dettagliata delle varie comitive che si recheranno colà:

Coloro che desiderano approfittare delle «combinazioni» offerte dal Comitato, per partecipare al Congresso Eucaristico di Vienna, possono scegliere fra le varie sue proposte, concretate in modo da soddisfare tutti i diversi desideri del pubblico. Esse sono:

Pellegrinaggio Ordinario (Prima Categoria): Viaggio di andata (unico per le tre comitive). 11 Settembre (Mercoledì) — Partenza dalla stazione di Pontebba e arrivo a Vienna, passando per la magnifica Valle del Semmering. 12-16 Settembre (Giovedì-Lunedì) — Permanenza a Vienna.

Viaggio di ritorno: Prima comitiva. Durata complessiva del viaggio giorni io. — Vienna, Monaco, Innsbruck, Ala.

Seconda comitiva B. Durata complessiva del viaggio giorni 12. — Vienna, Budapest, Adelsberg, Trieste, Venezia.

Terza comitiva C. Durata complessiva del viaggio giorni 19. — Vienna, Praga, Dresda, Berlino, Lipsia, Norimberga, Stoccarda, Sciaffusa, Zurigo, Einsiedeln, Milano.

Prezzi per le diverse comitive (tutto compreso):

Comitiva A. — II. Classe L. 375 — I. Classe supplemento L. 70 (tassa d’iscrizione, rispettivamente L. 20 e L. 30).

Comitiva B. — II. Classe L. 450; supplemento per la I. Classe L. 70 (tassa d’iscrizione rispettivamente L. 25 e L. 40).

Comitiva C. — II. Classe L. 68o; supplemento per la I. Classe L. 115 (tassa d’iscrizione rispettivamente L. 30 e L. 50).

I suddetti prezzi comprendono:

1. Biglietto di viaggio a seconda della classe scelta: Pontebba-Vienna, Ala per il ritorno A.; Pontebba-Vienna-Venezia per il ritorno B. Pontebba-Berlino-Milano per il ritorno C.

2. Alloggio e vitto nelle città di soggiorno, come dai vari itinerari.

Il vitto consisterà nei tre soliti pasti: colazione alla mattina, dejeuner a mezzogiorno e pranzo alla sera, vino compreso.

3. Vitto in viaggio, che sarà fornito in WagonsRestaurants dove questi esistono, oppure a mezzo di cestini, o nei Buffets delle stazioni, l’uno o l’altro dei sistemi sarà adottato a seconda delle circostanze di tempo e di luogo.

4. Visita dei principali monumenti nelle città di fermata con carrozza e guida come segue: Vienna, due mezze giornate - Monaco, mezza giornata - Innsbruck, mezza giornata - Budapest, una giornata - Adelsberg, visita delle Grotte - Trieste, mezza giornata - Praga, Dresda, mezza giornata ciascuna - Berlino, mezza giornata, con escursione a Posdam - Lipsia, Norimberga, Stoccarda, Sciaffusa, mezza giornata ciascuna e visita delle cascate del Reno.

5. Trasporto dei viaggiatori e dei loro bagagli a mano dalla stazione all’albergo e viceversa.

6. Mancie in albergo, per il vitto in viaggio, in ferrovie e nelle visite della città. - Ingressi per la visita dei principali monumenti.

7. Servizio di un esperto conduttore, il quale sarà incaricato specialmente della parte economica, sotto la direzione di un membro del Comitato.

[p. 166 modifica]8. Tessera di partecipazione al Congresso Eucaristico e distintivo individuale del Pellegrinaggio.

Pellegrinaggio Popolare (Seconda Categoria); Viaggio di andata e ritorno: 11 Settembre (mercoledì) — Partenza dalla Stazione di Milano, via Semmering.

13-16 Settembre (venerdì-domenica) — Permanenza a Vienna.

17 Settembre (martedì) — Ritorno a Milano.

Durata complessiva del viaggio 7 giorni.

  1. Milano, Via Ore 8.