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Il mare latino

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Joseph Roux 1911 1911 Emanuele Portal Indice:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu poesie Il mare latino Intestazione 10 giugno 2024 25% Da definire

Il monaco di Glandier La canzone dell'Englantina
Questo testo fa parte della raccolta Antologia provenzale


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IL MARE LATINO

O mare sovrano, mare incantatore, onde il nome significa grazia e grandezza, tu hai presente, passato, allenire, tutto ciò che si ama e sì ricorda. Roma, sempre antica e sempre nuova, Palma, Barcellona, dal canto degno d’attenzione, la nostra Città madre (oggi come bella 1) ed altre t’illuminano ancora, e di quale chiarore! E tu le stimoli, tu le rianimi, fai che siano forti non essendo più sole, Mediterraneo, o centro della patria. Così, d’estate, aquile e colombe vengono a bere insieme, laggiù nelle valli ad un fosso pieno d’acqua, pieno d’acqua del cielo.


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LA MAR LATINA.

O mar soubeirana, mar enchantarela.
Doun lou noum voi dire e grada e grandour.
As present, passat, endevenidou’r,
Tout sa que l’on ama, e n’on se rapela!
Reuma toujourn vielha e toujoum nouvella,
Palma. Barcelouna. al chant auvidour.
Nostra ciutat maire (huei es illia bella!)
D’autras mai t’esdardoun de quanta esdardour:
H tu las couvidas, tu las reviscoulas,
Tu fas que son fortas, en n’essent pus soulas,
Mediterranea, centre patrial!
Ansi, per Pestiti, eglas e couloumbas,
Ensems venon lieure, alen, dins las coumbas.
Ad un eros pie d’aigua, pie d’aigua del dal 1
(jj u.)(SAV1N1AN — Grammaire provengale).