L'assaggio de le carote

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Giuseppe Gioachino Belli

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Le funzione de Palazzo Le cuncrusione de la Rescèli
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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L'ASSAGGIO DE LE CAROTE1

     Ciarlanno in compaggnia succede spesso
C’uno o ll’antro2 de quella compaggnia
Nun zai da quer che ddisce ar temp’istesso
S’abbi o nun abbi er don de la bbuscìa.

     Tu allora pe’ scoprì che bbestia sia,
Di’ un buscïone da restajje impresso;
E ssi3 cquello è bbusciardo, Zaccaria,
Vederai che cciattacca4 e tte viè5 appresso.

     Una vorta io ne fesce6 l’esperienza
Cor carzolaro antico der padrone,
Che sparava gran buggere in credenza.

     Dico: “È arrivato er re de Princisvalle.„
Disce: “Lo so, mm’ha ddato ordinazzione
De venti para de papusse7 ggialle.„

26 dicembre 1835

Note

  1. Il saggio delle menzogne.
  2. Altro.
  3. Se.
  4. Ci attacca.
  5. Ti viene.
  6. Ne feci.
  7. Pantofole.