XV secolo
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Letteratura
LI. Sonetto fatto per alcuni poeticuli che dicevano Bartolomeo Coglioni dovea far gran cose che infine si risolverono in fumo.
Intestazione
3 ottobre 2023
100%
Da definire
<dc:title> LI. Sonetto fatto per alcuni poeticuli che dicevano Bartolomeo Coglioni dovea far gran cose che infine si risolverono in fumo. </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Lorenzo de' Medici</dc:creator><dc:date>XV secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=L%27impio_Furor_nel_gran_tempio_di_Giano&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20231017175216</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=L%27impio_Furor_nel_gran_tempio_di_Giano&oldid=-20231017175216
LI. Sonetto fatto per alcuni poeticuli che dicevano Bartolomeo Coglioni dovea far gran cose che infine si risolverono in fumo. Lorenzo de' MediciXV secoloLorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu
Sonetto fatto per alcuni poeticuli che dicevano Bartolomeo Coglioni dovea fare gran cose che in fine si risolverono in fumo.
L’impio Furor nel gran tempio di Giano
orrido freme, sanguinoso e tinto:
con mille nodi relegato e vinto,
cerca disciôrsi l’una e l’altra mano.
E certamente e’ s’affatica invano,
perché chi s’ha per lui la spada cinto,
giá tante volte è superato e vinto,
che s’egli è vil, parer non vorrá insano.
Dunque resterá pur arido e secco,
quanto per lui Parnaso e ’l sacro fonte,
né per ciò vincerassi il verde alloro.
Conoscesi oramai la voce d’Eco,
né il curro piú domanderá Fetonte,
ma fia quel della fata e del tesoro.