La nobil destra, che sul fior degli anni

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 21 gennaio 2024 75% Da definire

Quando sull'empio Mondo il Ciel s'adira Quando con fuga a metter fine a' mali
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni morali di Gabriello Chiabrera
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XXXV

AL SIGNOR COSMO BARONCELLI

Quando D. Giovanni Medici fu condotto
da’ Veneziani.

La nobil destra, che sul fior degli anni
     Crebbe in Germania al Vaticano allori,
     E schernendo di morte i tetri orrori,
     Colmò di ghiaccio gli Ottoman Tiranni,
5Tuonando in guerra, a me sì forte in petto
     Sparse desío di celebrar suoi pregi,
     Che in tesser di bei fior ghirlande, e fregi
     Mi fu su Pindo il vigilar diletto.
Chi verso lampo di virtù, che altiero
     10Illustra il Mondo, volentier non mira?
     Ah che altrui merto riguardar con ira
     È vile infamia di villan pensiero.
E pure in terra è folla notte, e suolsi
     Lattare invidia; io ciò mirai sovente,
     15E per modo il mirai, ch’egro e dolente
     La cara cetra dalla man mi tolsi.
Or bella fama, che le lucid’onde
     Lasciò dell’Adria, i miei desir consola,
     E dilettoso canto indi diffonde,
     20E con tromba di gaudio ella sen vola.
La grande, che nel mar siede reina,
     Nel cui sen libertate aurea ripara,
     Per lo cui senno sollevarsi impara
     Italia, quasi al traboccar vicina,
25Lo sguardo volse, e tra’ più forti scelse
     Il Signor nostro, ed onorò suo nome.
     Cosmo d’edere liete orniam le chiome,
     Secolo torna di letizie eccelse.
Io finchè pace a’ nostri giorni impetra
     30L’ôr di Saturno in sull’Aonia riva,
     Canterò, come Amor l’alme ravviva
     Con dolci piaghe di mortal faretra.
Ma s’empia voce unqua risuona all’armi,
     Armerò di gran corda arpa sonante,
     35E quasi per deserto onda spumante,
     Dal petto ardente se n’andran miei carmi.
L’asta, dal cui ferire alta vittoria
     Intra fulgidi acciari unqua non parte,
     Porterò fino al ciel, cigno di Marte,
     40E con sue palme avanzerò mia gloria.