Le novelle antiche dei codici Panciatichiano-Palatino 138 e Laurenziano-Gaddiano 193

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Le novelle antiche dei codici Panciatichiano-Palatino 138 e Laurenziano-Gaddiano 193 Intestazione 18 gennaio 2015 25% Da definire

137 Quando Ercule fue ritornato de’ rengno feminoro, c’avea conbattuto co’ lloro et aveale vinte, udíe parlare d’uno Gigante fortissimo a maraviglia. Quel Gigante avea nome Eteus, et abitava in un grande boscho a lato ad una grande montangnia in una parte di Grecia. Quello Gigante era di tal maniera, ke se cosa avenía ch’elli conbatesse con alchuno chavaliere o sì con altro homo, ed elli cadesse per aventura, immantanente ch’elli sentía la terra et la sua fredura, imantanente la sua forza si radopiava: e però ch’elli era di tal natura et sì forte et sì crudele et sì posente inverso tutte creature, si dottavano tutti quelli che di lui udíano parlare. Di costui udío parlare Ercoles: sì andò per conbattere co’ lui, et inmantanente che si videro, sì corse l’uno sopra l’altro et presonsi alle braccia; chè Ercoles non avea portata seco arme se non una sua mazza grande, et non era tale come a sì grande huomo si convenía com’elli era. Et questo fecen’elli per essere piú legiere contra questo Gigante. Inmantanente si presero alle braccia: Ercoles piglia questo Gigante et mettilo in terra: quelli si rilevò, la chui forza non manchava, sì che quando Ercoles lo credea pue avere conquiso, et egli pue il trovava forte et di migliore lena. Allora si maravigliò molto Ercoles, ma non sapea che cciò potesse essere, tanto che alla fine egli si pensa ched egli sarà. Allora il prese Ercoles et levollo alto da terra molto vigorosamente con anbo le braccia, et tanto il tenne alto ispichato da terra, ch’elli il fece ispasimare, et così moríe nelle sue bracia; nè unqua il Gigante, per forza ch’elli avesse, non si potè ispacciare per venire in terra. Di questa battaglia et prova, come avete udito, ebbe Ercoles grande nominanza et grande lode, però che questa fue grandissima prodezza di conquistare uno tale Gigante, et ucciderlo per sì fatto modo come voi avete inteso. Et sappiate ched egli fece molte altre cose di grande prodezze, ch’elli non dottava nulla creatura, nè serpente, nè altra bestia tanta fosse crudele. Et sappiate che Theseus suo compangnio fue altressì molto pro’, ched elli uccise quello duca che distrusse Tebes, così come conta in altra istoria, et sì uccise altresì un altro Gigante c’avea nome Cat. Theseus ebbe uno figliuolo de la moglie Ypolite, ch’elli menoe d’Amazone, k’ebbe nome Ypolit; et sì ebbe un altro figliuolo, ch’ebbe nome Ampilocid, d’una donna ch’elli prese per moglie ch’ebbe nome Phdizia.