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Lezioni di analisi matematica/Capitolo 6/Paragrafo 39

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Capitolo 6 - Alcune applicazioni

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§ 39. — Alcune applicazioni.

Se a è un numero reale è un numero complesso, il simbolo è un simbolo, a cui finora non abbiamo attribuito alcun senso. I matematici si servono però di tale simbolo specialmente quando , ponendo con Eulero la seguente definizione:

.

È questa definizione accetabile? è essa opportuna?

Essa è accettabile perchè prova di contraddizioni, e perchè se , cioè se è reale, essa non contraddice all’ordinario significato di tale simbolo.

Molte poi sono le ragioni, che rendono opportuna tale definizione e che noi stessi incontreremo in questo libro. Qui ne accenneremo due specialmente importanti.

1° Se , , allora, per la definizione di Eulero, il teorema:


è vero anche se z, sono numeri complessi. [p. 131 modifica]Infatti:

.

2° Sappiamo già che, se è reale, allora

.


Ebbene in virtù della definizione di Eulero, questa stessa formola vale anche se z è complesso.

Infatti: ,

dove .[1]

Sarà:.

Ora, posto , è:

.


Ossia, poichè , si ha .

D'altra parte , perchè e ; e .

E quindi .

Perciò

.          c.d.d.

Di tale definizione possiamo servirci per estendere anche a numeri negativi o complessi la teoria dei logaritmi neperiani. Sia un numero complesso. Io dirò che ne è un logaritmo a base , se

cioè se

                    ,                    ,           .

Dunque è il logaritmo aritmetico del modulo di .

Ed o è l'algoritmo di , o differisce da per un multiplo [p. 132 modifica] di ( intero). Ciò che è ben naturale, appunto perchè l'anomalia di un numero complesso è definita a meno di multipli di .

Nel campo dei numeri complessi ogni numero

ha infiniti logaritmi

.

Di questi logaritmi ve ne è uno (e solo uno) reale, se esiste un intero tale che , ossia se è un multiplo di , cioè se si può supporre , cioè se coincide col suo modulo , ossia se è reale positivo.

I soli numeri reali positivi posseggono un logaritmo reale (quello di cui si occupa l'algebra elementare). Gli altri logaritmi se ne deducono aggiungendo un multiplo qualsiasi di , e sono complessi.

I numeri reali negativi hanno gli infiniti logaritmi (tutti complessi)

In particolare ha tra i suoi logaritmi il numero .

Il teorema fondamentale della teoria dei logaritmi reali diventa ora: Sommando insieme un logaritmo di ciascuno dei fattori di un prodotto, si trova uno dei logaritmi del prodotto[2]. Il lettore ne deduca i teoremi analoghi per i quozienti, le potenze, ecc.

Così, p. es., dalla non si può già dedurre che, essendo , anche , ma soltanto che il doppio di uno dei logaritmi di vale uno dei logaritmi di ; infatti i logaritmi di sono , il cui doppio è un multiplo di , che è un logaritmo di [3].

Dalla si deduce:

(1)
          .

Posto (z reale) il primo membro non ha significato; noi porremo per definizione uguali ai valori [p. 133 modifica]che si ottengono dai secondi membri di (1) per . Cioè porremo:


.


Perciò e sono reali per reale; noi li chiameremo rispettivamente il coseno iperbolico di , e il seno iperbolico di . E le indicheremo con cosh e senh (più brevemente ch z e sh z). È dunque:

ch



sh


Si verifica tosto che ; posto cioè , il punto descrive al variare di z una iperbole (donde il nome di funzioni iperboliche), mentre invece le equazioni definsicono il cerchio (donde il nome di funzioni circolari).

Si prova facilmente che , che , che , che . Adottando le (1) per definiz. di per ogni valore della si trova ancora che

e che

.


Anche se sono numeri complessi continuano a valere le formole fondamentali delle goniometria

; .


Posto per z reale (tangente uperbolica di z) è .

Per ogni z reale si può perciò trovare un angolo del primo o del quarto quadrante (che sarà funzione di z) tale che:

; ; .

[p. 134 modifica]Ricordando la definizione di , is consideri la prima di queste formole come un'equazione in cui ; se ne trae:

.

Note

  1. Per m molto grande il segno di , cioè il segno di è positivo, anche se ; e posso supporre compreso tra e .
  2. Così anzi si possono trovare tutti i logaritmi del prodotto.
  3. Il logaritmo del numero si trova, p. es., sommando insieme e , che sono entrambi logaritmi di , e non già facendo il doppio di uno dei logaritmi di .