Necrologio: Henri Hoffmann

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1897

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NECROLOGIA




H. HOFFMANN.



Il 30 Aprile scorso moriva a Parigi il Sig. H. Hoffmann, notissimo nel mondo numismatico come negoziante di monete e come scrittore.

Fu uno di quegli uomini che devono a sé stessi la propria fortuna. Nato ad Amburgo il 16 Agosto 1823, fu poi naturalizzato francese. Giovanissimo ancora si recò in Francia col padre che negoziava in conchiglie e minerali; ma appassionato delle monete, a 17 anni, senza aver avuto nessuna speciale istruzione, ne intraprese il difficile commercio. Durante parecchi anni, povero, fece il giro della Francia a piedi con poche monete baronali nella valigia, fermandosi in ogni città ove sapeva esistere qualche raccoglitore. Nel 1845 si trovò in grado di recarsi a Londra per la vendita Thomas, poi nel 1847 a Vienna per la vendita Welzl de Wellenheim, e da allora si può dire incominciata la sua fortuna.

Dotato, come era, di tutte le facoltà necessarie pel commercio delle monete, possedendo nel medesimo tempo il gusto e l’occhio sicuro, si fece ben presto una grande posizione, e la sua casa venne ad annoverarsi fra le primissime nel commercio delle monete e, più tardi, delle antichità in genere.

Moltissime fra le vendite più importanti furono a lui confidate, e citeremo le collezioni: Barone Behr, Dupré, Colson, Gréau, de Moustier, Barre, His de la Salle, Bompois, Castellani (a Roma) Gariel, de Belfort, Photiadès-Pachà.

I Cataloghi illustrati erano sconosciuti prima di lui. E al Sig. Hoffmann che dobbiamo la trasformazione dei cataloghi in vere opere da biblioteca e da consultazione, mentre prima non erano che semplici programmi di vendita, senza [p. 232 modifica]alcun valore scientifico, e che nessuno si curava di conservare.

Dal 1862 al 1864 pubblicò un bollettino periodico " Le Numismate „. Ma l’opera a cui resterà unito il suo nome come nummografo, è quella comparsa nel 1879 col titolo " Les Monnaies royales de France „ che è il vade-mecum del raccoglitore di questa serie di monete, la quale ha anche varii punti di collegamento colla nostra numismatica medioevale per le numerose e interessanti monete franco italiane.

Quantunque negoziante, il Sig. Hoffmann amava il bello anche per conto proprio, comperava per passione, vendeva con dispiacere, e si può dire che fosse nell’indole piuttosto raccoglitore che negoziante. Egli è vivamente compianto da tutti i numismatici che hanno conosciuto e apprezzato il suo sapere e la sua rispettabilità.

F. G.