Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono/Capitolo VIII/Grue Anastasio

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Capitolo VIII - Grue Anastasio

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GRUE ANASTASIO.

Da Carlantonio Grue ed Ippolita Pompei nacque Anastasio il dì 31 agosto del 1691. Il padre, che caldamente desiderava di avere un figliuolo sacerdote, lo mise ancora fanciullo nella via ecclesiastica: ma entrato ne’ primi anni della sua giovinezza, tanto fu scosso dalla fama in che erano saliti il genitore ed il suo maggior fratello Francescantonio, che gli entrò nell’animo gran voglia d’istruirsi nel disegno. Fermo nel suo proposito, attendendo con costanza e diligenza a siffatto studio, si volse con grande amore a dipingere paesi: nel [p. 88 modifica]qual genere di pittura tanto andò innanzi, che fu uguagliato da pochi, e superato da niuno.

Quantunque non più si rendè sacerdote, perchè frastornato dall'esercizio della sua arte carissima, pure amò il celibato, e vestì finchè visse l'abito clericale. Il dì della sua morte è incerto: solo ho trovato in certe memorie che viveva ancora nel 1742. Forse poco dopo cessò di vivere, perchè nel catasto del 1743 non si fa motto di lui.

Usava dipingere paesaggi sopra piccole dimensioni, e raramente apporre il nome ai suoi dipinti. Due piccoli quadretti di maiolica si posseggono dal Barone Aliprandi di Penne; nel rovescio de’ quali si legge il nome ed il cognome di questo artista. Vi si veggono i tronchi e le cortecce degli alberi al vivo colorati, e le frappe disposte con molta naturalezza. La prospettiva è con ragione e con regola digradata, ed i lumi e le ombre compartite con giudizio; sicchè una parte più dietro dell’altra appaia.