Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. II, 1928 – BEIC 1814755.djvu/282

Da Wikisource.

indice dei nomi 277


«Un barone, entrato in gelosia, in forma di frate confessa la sua moglie; la qual, vedutasi tradir dal marito, con una súbita arguzia, fa rimanere una bestia lui ed ella rimane scusata». |||
 II, 80
Con nuove invenzioni e usurpazioni i Mendici arricchitisi si son fatti poi, per forza di soldi, chiamar Medici. |||
 II, 141
Come a un eremita tedesco, stanziatosi in una rovina grande d’un monasterio antico, nel folto dei boschi, fu rubato un libro in lingua araba intitolato La chiave dei secreti |||
 II, 151
Un greco molto ricco e buon compagno e sempre nimico de’ buffoni ne uccella uno con sagace e astuta piacevolezza |||
 II, 159
Solone dá per sentenza, perché il padre non gastigò il figliuolo, che dopo morte non avesse sepoltura |||
 II, 200
Al mercato d’Atene un filosofo riprende un tebano che faceva superchia spesa in cose che non si convenivano |||
 II, 202