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Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/527

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dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. 519

V


Vanità del discorso di quelli che giudicano la sfera stellata troppo vasta nella posizion del Copernico |||
 396
La velocità maggiore compensa precisamente la maggior gravità |||
 241
Velocità diconsi eguali quando gli spazii passati son proporzionali a i tempi |||
 48
Venti da Terra perturbano l’aria |||
 465
Venere grandissima verso la congiunzione vespertina, e piccolissima verso la mattutina |||
 351
Si conclude necessariamente, Venere raggirarsi intorno al Sole |||
 351
Altra difficoltà mossa da Venere contro al Copernico |||
 362
Ragione onde avvenga che Venere e Marte non ci appariscon variar grandezza quanto conviene. |||
 363
In Venere la mutazion di figura argomenta, il suo moto essere intorno al Sole |||
 350
Altra seconda cagione del poco ricrescer di Venere |||
 367
Venere rende inescusabile l’error degli astronomi nel determinar le grandezze delle stelle |||
 388
Venere, secondo il Copernico, è lucida per se stessa |||
 362
Apparenze di Venere si mostran discordi dal sistema Copernicano |||
 360
Vero e bello son l’istesso, come anco falso e brutto |||
 159
La vertigine veloce ha l’acuità d’estrudere e dissipare |||
 216
Posta la vertigine della Terra, la palla nell’artiglieria eretta a perpendicolo non si muove per linea perpendicolare, ma per una inclinata |||
 201
Cause della disegualità delle suttrazioni e degli additamenti della vertigine diurna sopra ’l moto annuo |||
 482
Vibrazioni del medesimo pendolo si fanno con la medesima frequenza, siano esse grandi o piccole |||
 256
La virtù che conduce i proietti gravi in alto, non gli è men naturale che la gravità che gli muove abbasso |||
 261
Virtù mirabile interna del globo terrestre di riguardar sempre la medesima parte del cielo |||
 425


fine della tavola delle cose più notabili

che si contengono in questo libro.