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Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/495

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note dei revisori. 481

Inoltre l’A., evidentemente, intende riferirsi a una cubica che non soltanto si appoggi alle cinque rette date, ma abbia queste come corde. Il problema è indeterminato; e la cubica ch’egli costruisce è soltanto una fra le ∞2 che soddisfanno alle condizioni suddette.


[31] Pag. 235. L’A., evidentemente, si riferisce a una posizione determinata non solo del cilindro parabolico, ma anche dei singoli versi sulle sue generatrici. Per la curva di cui qui sono scritte le equazioni, il primo dei due rami considerati si estende all’infinito da ambo le parti nel senso delle x positive.


[32] Pag. 241. Cfr. nota [42].


[33] Pag. 242. Aggiungasi: «e complanari».


[34] Pag. 279. Negli estratti di questo lavoro era aggiunto: «Memoria... letta ai 7 di marzo 1861 davanti all’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna». Nei Rendiconti di quell’Accademia pel 1860-1 861, a pag. 58-63, è esposto un breve sunto della Memoria, cogli enunciati dei principali risultati, senza le dimostrazioni.


[35] Pag. 290. La Memoria del De Jonquières a cui qui si allude è la Généralisation de la théorie de l’involution (Annali di Matematica, t. II, pp. 86-94).


[36] Pag. 291. Nell’originale stava «retta doppia» invece che «conica doppia». La correzione è di Cremona.


[37] Pag. 292. L’affermazione è in parte inesatta: se R è doppia o tripla, vi è una curva doppia residua, rispettivamente del quinto o del terzo ordine, che taglia R in due punti.


[38] Pag. 297. Le parole «cambiate di segno» mancano nel testo del Cremona.


[39] Pag. 302. Qui, seguendo un’altra correzione manoscritta dell’Autore, s’è scritto «tangenti alla curva D» invece che «osculatori», com’era nell’originale; e anche nel ragionamento precedente si è mutata una parola e si sono scambiate due lettere.


[40] Pag. 317. Questa Memoria, secondo l’indicazione che è a pag. 314, fu presentata all’Accademia di Bologna nella sessione ordinaria del 19 dicembre 1861. Giova riferire testualmente la relazione di detta sessione (Rendiconto della citata Accademia, Anno 1861-62, pp. 30-31):

«Il Ch. Prof. L. Cremona legge un sunto d’una sua Memoria sulla Teoria generale delle curve piane.

«Il tomo 47.º del giornale matematico di Crelle (Berlino 1853) contiene fra l’altre una Memoria di sei pagine del celebre Steiner, intitolata: Allgemeine Eigenschaften der algebraischen Curven, nella quale sono enunciati senza dimostrazione molti importanti teoremi relativi alle curve algebriche. Recentemente una parte di questi teoremi fu dimostrata dal sig. Clebsch di Carlsruhe, che, a tal uopo, si è servito dell’analisi più elevata e della nuovissima dottrina de’ covarianti.

Cremona, tomo I. 31