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Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/247

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che trovarono in Rumania un traduttore che i Sepolcri del Foscolo non trovarono mai; alle Donne brutte del Ghislanzoni1, che usurpano anch’oggi il loco dei Promessi Sposi; e riconosciamo al Văcărescu il merito d’essere stato il primo in Rumania a saper qualcosa di letteratura italiana ed a conoscerne e ammirarne (dopo averlo letto) un poeta. In verità, in verità vi dico che molti fra gli stranieri che oggi s’entusiasmano a freddo al solo nome di Dante e di Petrarca non ne sanno in coscienza più di lui!

Ma suo nipote Iancu Văcărescu (1786-1863) ha tutta una sezione di Canzonette nel suo volume di Poesie2, dove non mancano neppure i sonetti. Di queste Canzonette due (Bacchie e Respuns) son tradotte dal francese di Gentil3, sei (Uitarea ’n veci, Cenușăreasa, Amarul, Plina de daruri, Ce ’mi zici remâi sănătos, Dorul) portano tra parentesi l’indicazione: traducere, senza dir da chi, una (Plecarea) è data apertamente come tradotta dal Metastasio. È la quinta tra le canzonette del nostro, ed è intitolata anche in italiano La Partenza. Comincia:

Ecco quel fiero istante;
     Nice, mia Nice addio.
     Come vivrò, ben mio.
     Così lontan da te?

Nella traduzione Iancu Văcărescu si è fatto un dovere di serbar l’ordine delle rime e persino, quasi sempre, gli accenti del settenario:



    limba grecească | pe limba moldovenească | de dumnealui Costandin Vârnav | ...ș. c. l. la anul 1788, Dechemvri 12,... ș. c. l. | Questo libro che si chiama Scherzi di fantasia è stato tradotto dalla lingua greca in quella moldava del signor Costantino Vârnav... ecc. nell’anno 1788, 12 decembre..., ecc.].

  1. Femeile urîte, roman sentimental prelucratu din Italienește de L. Paganini, Bucuresci, Andrici, 1871.
  2. КОЛЄКЦИЄ | Дин |ПОЄЗИЛЄ | Д-лѹн МЯРЄЛѸІ ЛОГОФЪТ | І. ВЪКЪРЄСКѸ | Типъритє кѹ фондѹрилє Ясочіациєн литєрарє. | Бѹкѹрешті 1848, pp. 181-183. — Cfr. Al. Odobescu, op. cit., pp. 241 sgg.; I. Ghica, Scrisorǐ luǐ Vasile Alexandri, București, 1887, p. 483.
  3. Ritengo trattarsi di Michel-Joseph Gentil de Chavagnac, nato a Parigi verso il 1772, autore drammatico di qualche importanza, autore di un Jeune Werther ou les grandes passions (1819), e, quel che più importa, di un Recueil de chansons et poèsies fugitives, Paris, Roza, 1815.