Pagina:Sonetti romaneschi I.djvu/143

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Correzioni e Aggiunte cxxxi


n. 4: di farro — di gran duro.      P. 145, nel titolo: zoffragio — zoffraggio.      P. 158, correggi la nota 1 come è detto nell'altra nota 1 a pag. 40 del vol. V.      P. 161, n. 6: [altra.] — Altra.      P. 165, V. 5: qua — cqua.      P. 175, n, 5: [Si morde] — [Morde].      P. 179, n. 6: leggi l'ultimo periodetto così: “Sórra„ in Toscana.      P. 182, v. 10, togli il punto dopo Canale, e metti la virgola.      P. 187, n. 1 : Muti-Papazzurri — Savorelli-Muti-Papazzurri. E cancella poi le parole: ai Savorelli, e.      P. 202-03, n. 1: Dat tellu — Dat tellus.      P. 215, n. 3: infinte — infinite.      P. 220, v. 11: ttutto — tutto.      P. 252, n. 2: 10 agosto — 16 agosto.      P. 282, aggiungi questa nota alla fine del titolo: [Benchè possa anche darsi che il Belli usi qui il nome di Marco Spacca come un nome romanesco qualunque, tuttavia è sempre bene avvertire che così si chiamava realmente l'oste delle Cinque Lune, famoso per cucinare la trippa. Il celebre Calamatta, tornato nel 1844 a Boma, scriveva il 31 maggio al Mercuri a Parigi : “Roma non è più Roma : Marco Spacca non esiste più! Andetti per mangiare un piatto di trippetta alle Cinque Lune dal gran Marco Spacca, e mi dissero che li non si mangiava più. Svenni dal cordoglio, e rinvenuto in me, volevo pigliar la posta per non più restare in questa misera città. Annunzia questa terribile nuova a Michelini: ma digliela un poco alla volta, altrimenti l'ammazzi.„ Vittorio Corbucci, L. Calamatta incisore ; Civitavecchia, 1886; pag. 162.]      P. 341, n. 11: bocchetti — bocchette.      P. 345, alla fine della nota 2, aggiungi: [Ma c'è qualche eccezione. Cfr. la nota 4 a pag. 235 del vol. VI.]      P. 371, n. 7: “dove sie„ — “dove se.„      P. 373, n.7: E negroscopio — [E Negroscopio.     P. 375, V. 6: Sta' attento — Sta' attenta. E alla fine della nota 2, aggiungi: [Per il femminile attenta, si veda la nota 5 del sonetto: Le caluggne ecc., 26 dic. 44.]      P. 395, v. 4: grostini — ggrostini.      P. 424, n. 1: 1859 — 1863.      P. 431, n. 13: cosidetta — cosiddetta.      P. 438, n. 4: dai Romaneschi Ir — dai Romaneschi er.

VOLUME V.

P. 17, n. 11 : libra, leggi: libbra.      P. 24, v. 11: pontescife — Pontescife.      P. 42, v. 12: scacarccio — scacarcio.      P. 65, nella data del sonetto: 23 — 25      P. 103-04, n. 4: 26 fobbr. — 21 febbr.      P. 125, v. 2 : casca — cascà.      P. 147, aggiungi questa nota al secondo verso: [Qui pure, come in qualche altro sonetto, manca la rima.]      P. 157. n. 5: da supprì