Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/138

Da Wikisource.
(3007-3008-3009) pensieri 131

anticamente si dovette anche dir manceps cupis. Vedi p. 3019, fine. Opitulare (p. 2997) verrà da opitulus. E cosí, se non tutti, almeno una gran parte de’ verbi di questa categoria (22 luglio 1823).  (3008)


*   Alla p. 3004, fine. Congiunto coi participii passivi il verbo andare appo gli spagnuoli fa quasi l’officio di verbo ausiliare e le veci di essere, come appo noi il verbo venire (venire ucciso ec. per essere ucciso, ed è anche dell’Ariosto: e vedi la Crusca): ma quello significa ordinariamente una passione piú continua o durevole. Non so se si direbbe fulano andò muerto o matado per fué matado (22 luglio 1823).


*    Alla p. 2953. Cosí ci accade nello apprendere o appresa che abbiamo alcuna lingua straniera; cosí ci accade, dico, in ordine a riportare al corrispondente carattere del suo alfabeto l’idea di que’ suoni che non si trovano nella nostra lingua, o che non sono espressi nel nostro alfabeto distintamente dagli altri, o ch’essendo composti sono però espressi nell’alfabeto di quella lingua straniera con un carattere particolare, sia perché tal composizione di suoni non s’usi nella nostra lingua, e molto s’usi in quell’altra, sia che la nostra scrittura la significhi con piú d’un carattere, e quella straniera con un solo (come la greca il p ed s con ψ). Del che potete vedere la p. 2740, segg., 2745, fine-46, e  (3009) segg. (22 luglio 1823). Vedi p. 3024.


*    Alla p. 2841. Lo stile e il linguaggio poetico in una letteratura già formata, e che n’abbia uno, non si distingue solamente dal prosaico né si divide e allontana solamente dal volgo per l’uso di voci e frasi che, sebbene intese, non sono però adoperate nel discorso familiare né nella prosa, le quali voci e frasi non sono per lo piú altro che dizioni e locuzioni antiche, andate, fuor che ne’ poemi, in disuso; ma esso