Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione/Prosecuzione della via di Ripetta e della Scrofa

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Prosecuzione della via di Ripetta e della Scrofa
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Prosecuzione della via di Ripetta e della Scrofa

fino alla piazza di San Francesco a Ripa.


Via Nazionale col suo proseguimento divide la città da Levante a Ponente, fra l’Esedra di Termini e il Ponte S. Angelo: quella poi che andiamo a descrivere la divide nell’altro senso, cioè da Tramontana a Mezzodì fra la Piazza del Popolo e quella di San Francesco a Ripa, con una percorrenza di metri 2700. Sicchè le due strade tagliano in croce la vecchia città, e possono considerarsi come la base del provvedimento edilizio per la viabilità nell’interno e più popoloso abitato. La via di Ripetta fino a S. Luigi dei Francesi non subisce correzioni planimetriche, e solo sarà un [p. 65 modifica]poco allargata fra la via degli Spagnuoli e la via del Pozzo delle Cornacchie, incontro il Palazzo del Vicariato, per togliere il ristringimento della sezione stradale in quel punto. Da Piazza di S. Luigi la strada si dirigerà alla piazzetta dei Caprettari, tagliando prima sulla destra la via della Posta Vecchia, poi sulla sinistra, fino a radere e scuoprire il campanile del 1200 accanto alla Chiesa di Sant’Eustachio. Il tracciato seguita poi per l’attuale via in Monteroni, ritagliando tutti i prospetti postici delle case e dei palazzi, che hanno le facciate principali sulla via d’Argentina, la quale se di preferenza si volesse allargare importerebbe spesa molto maggiore. Giunta la strada avanti il Palazzo Datti si incrocia colla prosecuzione della via Nazionale, e passa in via Argentina ove si disegna una piazza innanzi al Teatro. Noi troviamo accettabile questa piazza per la considerazione che il Teatro Argentina, dopo quello di Tordinona, è il più importante della città, in ispecie per la sua posizione centrale; che la sua importanza aumenterà, quando per i lavori della sistemazione del Tevere sarà atterrato il Teatro Tordinona; e che merita vi si faccia sul davanti un portico per discendere al coperto, e per rendere più comoda l'antisala, che ora dà immediatamente sulla strada. Ma è da avvertire che dietro la Chiesa di S. Nicola a Cesarini fra le case che dovranno demolirsi per la formazione della piazza, si trovano importanti avanzi di un tempio antico circolare, simile a quello di Vesta, e che si ignora a chi fosse dedicato. Si stabilì pertanto dalla Commissione, che tali avanzi abbiano ad essere scrupolosamente conservati non solo, ma posti in [p. 66 modifica]evidenza, quando si procederà al lavoro proposto nel piano regolatore.

Per continuare e compiere questa importante arteria della città, devesi poi aprire un varco a traverso il fabbricato fra il palazzetto Gualdo e la via del Pianto, e in seguito rettificare e ampliare la via della Mortella e dell’Arco dell’Annunziata; bisogna pure attraversare il fiume mediante un ponte nuovo, di che diremo a suo luogo; e per la via di S. Crisogono, pur essa corretta, passare innanzi la fabbrica dei tabacchi, e pervenire alla piazza di S. Francesco a Ripa. Come vedesi questa strada, che in tutta la parte nuova, o rettificata, avrà la larghezza di metri 16, biparte il Rione Regola, che ora presenta un labirinto di vicoli e un caseggiato pessimo; biparte pure tutta la bassa zona del rione Trastevere; fa capo alla località, accanto alla quale, da una parte sorgerà la stazione ferroviaria, dall’altra il quartiere industriale del Testaccio collegato, mediante un nuovo ponte, con Porta Portese. Servirà dunque assai estesamente alle comunicazioni ed al traffico, portando il movimento e la vita nel cuore dei Rioni più abbandonati finora, benchè assai popolati, e sarà un mezzo potente ad ottenere il loro miglioramento sanitario ed edilizio.