Poesie varie (Maffei)/Poesie amorose/XV. Deh s'or che, il saettar del sol temendo
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XV. Deh s'or che, il saettar del sol temendo
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XV
Deh s’or che, il saettar del sol temendo,
riparan l’aure qui, meco si stesse
chi ’l cor mi stringe e qui lieta sedendo
in dolce suono a ragionar prendesse;
ed io vive d’amor rime leggendo,
l’entrassi al cor si che pietá intendesse
onde il legger talora interrompendo...
O ben sofferto il duol che l’alma oppresse!
Si vaneggio, ma oimé la dolce idea
tutta in un gran sospir veggio disfarsi,
quando parte il pensier da cui pendea.
E tal mi fo, qual suol l’avaro farsi,
che allor che in sogno gran tesor stringea,
vuota sente la mano in risvegliarsi.