Qual maraviglia, se ognor piú s'accende
Aspetto
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Non son contento ad un commiato solo |
Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
cviii
[Potenza dello sguardo della sua donna.]
Qual maraviglia, se ognor piú s’accende
quel gentil foco in cui dolcemente ardo?
Se mille volte quel bel viso guardo,
mille nuove dolcezze agli occhi rende.
Il core, a cui questa bellezza scende,
si maraviglia, e l’occhio ottuso e tardo
a veder la virtú del bello sguardo
accusa di pigrizia, e lo riprende.
Amor per gli occhi di madonna vede
gli occhi miei lassi, ed al mio cor favella
pe’ dolci raggi della vista pia:
— Infinito è il valore onde procede
agli occhi tuoi dolcezza ognor novella:
l’occhio è mortale; il foco eterno sia. —