Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CLXXIII
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Sonetto CLXXIII
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SONETTO CLXXIII
Par che voli talor l’alma, rivolta
Tutta al raggio immortai, si ch’ombra e luce
Passa, con quanto qui fra noi riluce,
Nel vero obietto suo chiusa e raccolta,
Ma non sì nuda ancor che spesso involta
Non sia fra imagin varie che conduce
Seco dal mondo, se ben scorta e duce
Gli è Quel che la fa andar leggiera e sciolta.
Brev’ora advien ch’ardendo, umile e pura,
Entri nel Sol divino, ond’Ei consumi
Le nebbie e l’ombre che le van d’intorno;
Poco vive là su, ma son quei lumi
Sì chiari che riporta arra sicura
Di viver sempre in quell’eterno giorno.