Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LVIII

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Sonetto LVIII

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SONETTO LVIII


D’ogni sua gloria fu largo al mio sole
   Il Ciel, che di virtù l’ animo cinse,
   Il volto di color vaghi dipinse,
   E diede alto concento alle parole.
Di qui nacque il desio, com’ Amor vuole,
   Che dal veder, e dall’ udir costrinse
   La mente, in cui qual lume non estinse,
   Ma serba ancor le forme intere e sole.
Gli altri semplici sensi, che non fanno
   Concordia, ove beltà nasce, ed il vero
   Foco divin di gentil alma accende;
Non mi fur mai cagion di gioja, o danno,
   Che ’l chiaro foco mio fa ’l cor sì altero,
   Ch’ ogni basso pensier sempre l’ offende.