Rime varie (Alfieri, 1903)/XXVII. Tu sei tu sei pur dessa amate forme

Da Wikisource.
XXVII (1778). Tu sei, tu sei pur dessa: amate forme

../XXVI. Già cinque interi e più che mezzo il sesto ../XXVIII. Ah tu non odi il sospirar profondo IncludiIntestazione 23 maggio 2022 100% Da definire

XXVII (1778). Tu sei, tu sei pur dessa: amate forme
XXVI. Già cinque interi e più che mezzo il sesto XXVIII. Ah tu non odi il sospirar profondo

[p. 16 modifica]

XXVII (1778).

Tu sei, tu sei pur dessa: amate forme,
Deh, come pinte al vivo! Ecco il vermiglio
Labro, il negr’occhio, il sen che vince il giglio,
D’ogni alto mio pensier le amate norme.

Meco la viva immago e veglia, e dorme;
Or la bacio, or la chiudo, or la ripiglio;
Or sul cor me l’adatto, ora sul ciglio,
Qual uom che di ragion smarrite ha l’orme.

Poi le favello; e in suo tenor mi pare
Ch’ella m’intenda, e mi sorrida, e dica:
Di figger baci in me non ti saziare;

Mercé n’avrai dalla tua dolce amica;
Ch’ella quant’io n’ho tolti a te può dare,
Se avvien che a lei piangendo tu il ridica.