Rime varie (Alfieri, 1903)/CCXLVI. Pregno di neve gelida il deforme

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CCXLVI (1795). Pregno di neve gelida il deforme

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CCXLVI (1795). Pregno di neve gelida il deforme
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CCXLVI (1795).

Pregno di neve gelida il deforme
Vorticoso äer bigio forte stride;
Ma il tristo fiato, ch’ogni fiore uccide,
Frenar non può de’ carmi miei le torme.

Spini ingrati son forse ed irte forme
Tai carmi, a cui crudo Aquilone arride?
O a me fiamma cotanto il cor conquide,
Che avvampo io sol, mentr’altri agghiaccia e dorme?

D’ostinato rimar la fonte ignoro;
So, ch’io tacer non posso: altri poi sveli
Se ferro eran mie’ versi, orpello, od oro.

Febo, a te parlo intanto; e invan mi celi
Degli almi raggi il bel vital tesoro,
Poichè il mio canto in tenebre non veli.