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Rime varie (Alfieri, 1903)/CL. Deh perdona ben sento era a noi forza

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CL. Deh! perdona: ben sento; era a noi forza

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CL. Deh! perdona: ben sento; era a noi forza
CXLIX. Donna mia che di' tu ch'io men dolente CLI. Tigro-pezzato Achille o tu che pegno

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CL.

Deh! perdona: ben sento; era a noi forza
Restar, per altri quattro mesi o sei,
Divisi; e un po’ dar tregua ai denti rei
D’invidia, che del pianto altrui si ammorza.

Ben sento; anco tu stessa a viva forza
Dal tuo fido amator, donna, ti sei
Strappata; e i tuoi sospiri erano i miei;
Che de’ duo nostri cori una è la scorza.

Del rio destino, e non di te, mi doglio:
Poichè in tutto mi avanzi, anco in coraggio
Per mia nonna pigliarti unica voglio.

Forte sarò; non quanto il fora un saggio:
Quanto il poss’io, ch’or voglio, ora disvoglio;
Or m’alzo, e spero; ed or temo, e ricaggio.