CLXXXIX. Donna, deh, mira il nostro buono Achille
../CLXXXVIII. Se vuoi lieto vedermi un crudo impaccio
../CXC. Bella arte-fatta selva, in cui sen vanno
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11 giugno 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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CLXXXIX. Donna, deh, mira il nostro buono Achille
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Donna, deh, mira il nostro buono Achille,
Con qual gravità nobile ei si asside,
Quasi persona; e in un con noi divide
Di questo ardente fuoco le faville.
Quanto è mai bello! e’ non si trova in mille;
E veramente il core ci conquide,
Quando par sua testona a noi confide,
Chiudendo in sonno sue gravi pupille.
Che ben moscata e ben pezzata pelle!
Che largo petto! che instancabil nervo
Han queste zampe in caccia, grosse e snelle!
Diamgli un vezzo d’argento; ond’ei protervo
Vada; e sopravi scritto in note belle:
A un voler solo in due signori io servo.
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