CLXXXVIII. Se vuoi lieto vedermi, un crudo impaccio
../CLXXXVII. Misera madre che di pianto in pianto
../CLXXXIX. Donna deh mira il nostro buono Achille
IncludiIntestazione
11 giugno 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Alfieri - Rime varie (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CLXXXVIII._Se_vuoi_lieto_vedermi_un_crudo_impaccio&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20220611162620</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CLXXXVIII._Se_vuoi_lieto_vedermi_un_crudo_impaccio&oldid=-
20220611162620
Rime varie - CLXXXVIII. Se vuoi lieto vedermi, un crudo impaccio Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CLXXXVIII. Se vuoi lieto vedermi, un crudo impaccio
[p. 122 modifica]
Se vuoi lieto vedermi, un crudo impaccio,
Deh! trammi, o donna; e qual bell’alma suole,
Non mi tacciar (ch’io stesso già men taccio)
D’andar perdendo il senno in Corvo, e in Sole.
Terz’anno è già, che in ozïoso ghiaccio,
Come se avessi una verace prole,
Viver mi fan questi destrieri; e spiaccio
Per essi a Palla, che a ragion sen duole.
Potrei, ben so, s’io men ne fossi amante,
Veder stroppiargli ad uno ad un dal rio
Manescalco carnefice-inchiodante:
Ma il sai; modo non pongo all’amar mio.
Tu sei di me la parte ragionante;
Abbi tu dei destrier la noja e il brio.
|