CLXXXV. Sublime specchio di veraci detti
../CLXXXIV. Piacemi almen che nel vagar mio primo
../CLXXXVI. Donna s'io cittadin libero nato
IncludiIntestazione
11 giugno 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Alfieri - Rime varie (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CLXXXV._Sublime_specchio_di_veraci_detti&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20220611162556</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CLXXXV._Sublime_specchio_di_veraci_detti&oldid=-
20220611162556
Rime varie - CLXXXV. Sublime specchio di veraci detti Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CLXXXV. Sublime specchio di veraci detti
[p. 120 modifica]
Sublime specchio di veraci detti,
Mostrami in corpo e in anima qual sono:
Capelli, or radi in fronte, e rossi pretti;
Lunga statura, e capo a terra prono;
Sottil persona in su due stinchi schietti;
Bianca pelle, occhi azzurri, aspetto buono;
Giusto naso, bel labro, e denti eletti;
Pallido in volto, più che un re sul trono:
Or duro, acerbo, ora pieghevol, mite;
Irato sempre, e non maligno mai;
La mente e il cor meco in perpetua lite:
Per lo più mesto, e talor lieto assai,
Or stimandomi Achille, ed or Tersìte:
Uom, se’ tu grande, o vil? Muori, e il saprai.
|