CXCI (1787). Dubbio, per me più crudo assai che morte
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11 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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Rime varie - CXCI (1787). Dubbio, per me più crudo assai che morte Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CXCI (1787). Dubbio, per me più crudo assai che morte
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Dubbio, per me più crudo assai che morte,
Giorno e notte mi rode, auge e consuma;
S’io debba, o no, tragger la lunga bruma
Qui presso a lei, ch’è sul mio cor sì forte.
So qual mi aspetta altrove orrida sorte;
So quanto in van di viver io presuma
Dove il suo raggio l’aure non alluma,
Dove non è chi il mio dolor contorte:
Ma pur, qual scelta, oltre il morir, mi è data?
Queste abitar di Senna inique rive,
Vera tomba d’ogni alma innamorata.
Scelta orribile, ad uom che d’amor vive;
La cui bollente fantasia turbata
Del gel del mondo fetido il proscrive.
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