CXCII (1787). Ciò che agl'Itali spesso a torto ascritto
../CXCI. Dubbio per me più crudo assai che morte
../CXCIII. Morte già già mi avea l'adunco artiglio
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11 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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20220611162641
Rime varie - CXCII (1787). Ciò che agl'Itali spesso a torto ascritto Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CXCII (1787). Ciò che agl'Itali spesso a torto ascritto
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Ciò che agl’Itali spesso a torto ascritto
Vien da infallibil gallica censura,
Che con falsi concetti abbiam natura
Tradita, e il vero poetar proscritto;
Voglio ch’or mi si apponga, e a giusto dritto,
In questa breve mia strana mistura,
Ove il genio francese almo si appura;
Se il tant’alto mirar non m’è interditto.
Leggerezza che pesa; ingegno stolto;
Franco servaggio; misera ricchezza;
Freddo bollore; acchiuder poco in molto;
Scortese civiltà; scarsa grandezza;
In migliaja di corpi un solo volto...
Parmi, che qui sia il concettar, bellezza.
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