Rime varie (Alfieri, 1903)/CXII. Tante sì spesse sì lunghe sì orribili

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CXII (1783). Tante, sì spesse, sì lunghe, sì orribili

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CXII (1783). Tante, sì spesse, sì lunghe, sì orribili
CXI. Il peggio è viver troppo e il sepper molti CXIII. Tacito orror di solitaria selva

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CXII (1783).

Tante, sì spesse, sì lunghe, sì orribili
Percosse or dammi iniquamente Amore,
Che i mie’ martíri omai fatti insoffribili
Mi van traendo appien del senno fuore.

Or (cieca scorta) odo il mio sol furore;
E d’un pestifero angue ascolto i sibili,
Che mi addenta, e mi attosca e squarcia il cuore
In modi mille, oltre ogni dir terribili:

Or, tra ferri e veleni, e avelli ed ombre,
La negra fantasía piena di sangue
Le vie tutte di morte hammi disgombre:

Or piango, e strido; indi, qual corpo esangue,
Giaccio immobile; un velo atro m’ha ingombre
Le luci; e sto, qual chi morendo langue.