CXXXIX. Quel dolor ch'io provai caldo ed immenso
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6 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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20220606162406
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CXXXIX. Quel dolor ch'io provai caldo ed immenso
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Quel dolor ch’io provai caldo ed immenso;
Quando da lei mal vivo mi divelsi,
Fitte in cor le sue spade infino agli elsi,
Mi tien tuttor; tal ne conservo il senso.
Pur dovria men d’alquanto essere intenso,
Or che, per non morir, vederla io scelsi:
Ma da radice il mio soffrir non svelsi
Con questo breve passeggier compenso.
Quindi è che gioja, qual dovria, non torna,
Bench’io a lei mi rappressi, entro al mio petto,
Ove il temere ogni goder distorna.
Gran gioja, è ver, ma assai più affanno aspetto;
E quel terribil dì già mi raggiorna,
Ch’io sarò di lasciarla ancor costretto.
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