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Rime varie (Alfieri, 1903)/LXXXIX. Io d'altro tema in ver vorria far versi

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LXXXIX. Io d'altro tema in ver vorria far versi

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LXXXIX. Io d'altro tema in ver vorria far versi
LXXXVIII. Chi vuol laudare la mia donna tace XC. Deh dove indarno il vagabondo piede

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LXXXIX.

Io d’altro tema in ver vorría far versi,
Che non di pianto e d’amorosi lai:
Ciò tanto più, che in aureo stil dolersi
Tolto ha il cantor di Laura a tutti omai.

Ma s’io strascíno i giorni miei perversi
Nel pianto sempre, e in amorosi guai,
Certa di me pur vuol pietade aversi,
Poichè in tutt’altro metro un dì cantai.

Passò stagion, che a lagrimare invito
Io fea su i casi d’infelici eroi,
Libero volo alzar tentando ardito.

Sepolto ho il cor ne’ gravi affanni suoi;
Forza ria dal mio bene hammi partito....
Oimè! chi sa, se il rïavrò mai poi?