Sonora voce, che soave fende
L’aura, onde intorno intorno amor rimbomba;
Voce, che ai cor più duri anco discende, 4Ma nei gentili addentro forte piomba:
Tua possanza tant’oltre in me si estende,
Che s’io giacessi arida polve in tomba,
Di morte a trarmi dalle chiostre orrende 8Più varresti, che l’alta ultima tromba.
Ma mi lusingo in vano: allor ch’io vinto
Dall’amoroso fero mio martiro 11Avvolgerommi in gelid’urna estinto,
Da quelle dolci labra che t’apriro
Il varco un dì, neppur si udrà distinto 14Uscir, non che il tuo suono, un sol sospiro.