Rime varie (Alfieri, 1903)/XCVI. Mentr'io più mi allontano ognor da quella

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XCVI (1783). Mentr'io più mi allontano ognor da quella

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XCVI (1783). Mentr'io più mi allontano ognor da quella
XCV. Non pria col labro desioso avea XCVII. Tanta è la forza di ben posto amore

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XCVI (1783).

Mentr’io più mi allontano ognor da quella,
Ch’ora i suoi dì strascina al Tebro in riva,
Sol mio diletto è il far sempre più viva
Mia doglia, e il viver tutto immerso in ella.

Spesso, mia lingua in flebil suon l’appella;
E l’alma voce, che già il cor mi apriva,
Par mi risponda, così addentro arriva
La rimembranza pur di sua favella.

Pietade e pianto nel mortal mio esiglio
Sono i miei soli duo fidi compagni;
L’una il cor mi governa, e l’altro il ciglio.

Nè v’ha infelice che con me si lagni,
Ch’io di soccorso, lagrime, o consiglio,
Pietosamente lui non accompagni.