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Rime varie (Alfieri, 1903)/XLVI. Tu piangi oimè che mai sarà Ma questa

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XLVI. Tu piangi? oimè! che mai sarà?... Ma questa

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XLVI. Tu piangi? oimè! che mai sarà?... Ma questa
XLV. Quel già sì fero fiammeggiante sguardo XLVII. Tempo già fu cor mio ch'ambe le chiavi

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XLVI.

Tu piangi? oimè! che mai sarà?... Ma questa
Questa amorosa lagrimetta, figlia
Non è di duolo; e le serene ciglia
Fede or mi fanno in te d’alma non mesta.

Non, perchè celi un po’ l’aurata testa
Dietro candida nube Alba vermiglia,
Nocchier di scior sue vele si sconsiglia,
Nè quindi augurio trae d’atra tempesta.

Io, così, nulla temo, amati lumi,
Perchè alquanto vi veggia rugiadosi;
Ch’io so per prova, Amore, i tuoi costumi:

So che spesso i pensier del cor più ascosi,
Cui tu spiegar con lingua in van presumi,
Col dolce pianto io pienamente esposi.