Rime varie (Alfieri, 1912)/CXIII. Lo confortano, nella solitudine invernale, i suoi studi e la sua donna
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CXIII. Lo confortano, nella solitudine invernale, i suoi studi e la sua donna
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CXIII [clii].1
Lo confortano, nella solitudine invernale,
i suoi studi e la sua donna.
S’io men mia donna amassi, o men le Muse,
Mal nel rigor del verno i dí trarrei,
Quasi sul fiore ancor degli anni miei,2
4 Qui donde son tutte allegrezze escluse.
Solo men vivo in ermo loco, ed use
Mie rime al pianto, ognor sospiran lei;3
Che, se a me riede ai dí men brevi e rei,4
8 Farà ch’io men sua lontananza accuse.
Ma ben so, ch’ove donna5 di te stessa,
Note
- ↑ Nel ms.: «3 marzo, sulla strada di Roussac».
- ↑ 3. Il Foscolo, nel son. Un dí, s’io non andrò sempre fuggendo:
Il fior de’ tuoi gentili anni caduto. - ↑ 6. Ognor sospiran lei: invocan lei, sospirando.
- ↑ 7. I dí men brevi e rei, quelli primaverili e gli estivi.
- ↑ 9. Donna, padrona, arbitra.
- ↑ 10. Di tua stanza, di stare dove meglio ti piace.
- ↑ 12. Il Petrarca (Rime, XVI):
Quanto piú pò con buon voler s’aita.